A Taormina in mostra le opere di Casimiro Piccolo

di Salvo Lapietra
01/04/2015

Per la prima volta, le opere di Casimiro Piccolo, eccellente acquarellista siciliano, saranno portate al pubblico internazionale, in vibrante dialogo con le sculture bronzee di Carin Grudda, una delle più fantasiose artiste contemporanee tedesche.

Per realizzare questo particolare e unico gioco di rimandi culturali tra due artisti tanto diversi dal punto di vista tecnico, materico e stilistico quanto vicini per la tematica, Il Cigno GG Edizioni ha creato un particolare allestimento al Teatro Antico di Taormina: dodici degli acquarelli saranno esposti in apposite bacheche termiche, mentre altri otto saranno ingranditi e riprodotti su grandi lastre di metallo, esposte all’aperto. Altre opere resteranno, visitabili, nella loro sede di Villa Piccolo a Capo d’Orlando (SS 113, Km 109), dove un grande cane in bronzo di Carin Grudda rimanda al dialogo tra i due artisti. Pannelli didattici aiuteranno i visitatori ad approfondire la storia di Casimiro e a comprenderne la sua importanza come “cantore dell’occhio” in quel contesto europeo di cui la cultura siciliana era intrisa, dove fiorivano eccellenze quali Lucio Piccolo “pittore della luce”, Giuseppe Tomasi di Lampedusa, Leonardo Sciascia, Vincenzo Consolo, Gesualdo Bufalino, Vitaliano Brancati e altri ancora.

Lea Mattarella e Silvia Mazza sono le curatrici dell’esposizione, l’una per la parte su Casimiro, l’altra per quella su Carin.

La mostra è organizzata dalla Fondazione Famiglia Piccolo di Calanovella e da Il Cigno GG Edizioni, insieme alla Regione Siciliana – Dipartimento dei Beni Culturali e dell’identità Siciliana e al Parco Archeologico di Naxos. Partecipano la Provincia Regionale di Messina, il Comune di Taormina, il Comune di Capo d’Orlando e il GAL Nebrodi Plus.

All’inaugurazione, in programma domani, giovedì 2 aprile, alle 18, al Teatro Antico di Taormina, insieme al Presidente della Fondazione Piccolo, Giuseppe Benedetto, a Lorenzo Zichichi e a Maria Costanza Lentini (Direttrice del Parco Archeologico di Naxos), saranno presenti l’Assessore Regionale ai Beni Culturali e Identità Siciliana, Antonio Purpura, l’Assessore Regionale al Turismo, Cleo Li Calzi, il Sindaco di Capo d’Orlando, Enzo Sindoni e il Sindaco di Taormina Eligio Giardina. Il catalogo è realizzato da Il Cigno GG Edizioni, Roma.

Un canto all’Europa, alle sue saghe, ai suoi miti e al contesto della bellezza messinese si snoda nel percorso della mostra, che parte dall’ingresso del Teatro Antico per giungere sino al Museo delle Epigrafi. Nei suoi acquerelli, Casimiro Piccolo restituisce la natura del parco intorno alla sua villa di Capo d’Orlando, mentre Carin Grudda svela le sue giocose sculture tra i ruderi del Teatro Antico e il Parco, incantevole belvedere sul mare di Sicilia. Pur avendo iniziato sotto gli schemi sperimentati e non certo originali del figurativismo tardo ottocentesco, Casimiro Piccolo portò avanti in ben altre direzioni il proprio percorso pittorico, sviluppando un rigore meticoloso ed estremamente fantasioso. I suoi acquerelli, sponda conclusiva e geniale della sua arte, non arrivarono al grande pubblico per scelta dello stesso artista che preferì custodirli nell’intimità della sua villa. Ad ognuno degli acquerelli in mostra, Casimiro ha dedicato circa un anno di lavoro.

Da qui, il progetto, ideato dalla Fondazione Famiglia Piccolo di Capo d’Orlando e da Il Cigno GG Edizioni, per portare al pubblico internazionale quell’arte popolata di gnomi e folletti che il barone stesso indicava quasi come il frutto di veri e propri incontri. Un mondo visionario e reale al contempo, che si declina a Taormina dal 2 aprile al 30 novembre, insieme alle opere che raccontano il percorso artistico di Carin Grudda: dalle “strutture giocose” degli anni Novanta,concepite a Francoforte sul Meno,fino alla riconquista degli spazi avvenuta prima con le grandi forme di “pittura a gruppo” e poi con le sculture bronzee monumentali. La mostra sarà inoltre impreziosita da una anteprima assoluta, “L’elfo delle fragole”, opera che la Grudda ha realizzato anche da un acquerello dell’artista siciliano: segno, insieme ai cani e agli altri animali che popolano lo stesso immaginario dell’artista siciliano, di un “percorso di connessione progressiva tra mondo infantile e modernizzazione dello spazio” (come afferma il critico C.Wolfgang Muller) che avvicina l’arte della Grudda al mondo di Casimiro Piccolo.

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