Acquedolci, Giovanni Magrì assolto dall’accusa di oltraggio e resistenza

di Salvo Lapietra
08/09/2016

ACQUEDOLCI. Assolto perché il fatto non costituisce reato. cadono così le accuse di oltraggio e resistenza a pubblico ufficiale per Giovanni Magrì, comandante (in questo momento sospeso ma per un’altra vicenda) della polizia municipale di Acquedolci.  La sentenza del giudice del tribunale di Patti Giuseppe Turrisi chiude così un procedimento che era stato avviato nel 2011. Il processo era scaturito da un episodio del luglio 2010: i carabinieri, in quell’occasione, sulla base di un esposto fecero un blitz nell’azienda zootecnica di proprietà della moglie di Magrì per un controllo sui capi di bestiame e sul rispetto dei requisiti previsti dalla legge per il trattamento degli animali, svolto con il supporto dei veterinari dell’Asp che alla fine diede esito negativo.

Secondo l’informatica dei carabinieri alla base del decreto di citazione in giudizio magro avrebbe reagito nei confronti dei militari e dei veterinari utilizzando espressioni minacciose. Nel corso del processo le accuse a carico di Magrì sono state anche integrate dall’originaria contestazione di interruzione di pubblico servizio a quelle di oltraggio a pubblico ufficiale. Il pubblico ministero Tiziana Brancato aveva chiesto la condanna, il giudice ha optato per l’assoluzione di Magrì che era difeso dall’avvocato Giuseppe Mancuso.

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