Aiuti ai poveri, la Cisl: “Sia” a rischio nei Comuni del distretto di Sant’Agata

di Roberta Moreni
03/10/2016

 Si rischia un flop nell’erogazione delle risorse destinate alle famiglie in grave difficoltà economica. “Occorre subito attivare una rete di servizi nel territorio”. È l’appello che la Cisl di Messina fa alle istituzioni locali, denunciando in una nota i forti ritardi che si registrano sul distretto D31 Sant’Agata Militello per il SIA (Sostegno per l’Inclusione Attiva).

Il sindacato ritiene abbastanza concreto il rischio che nei 18 comuni del Distretto Socio – Sanitario 31, con capofila Sant’Agata di Militello, «ancora una volta si perda un’opportunità vanificando gli effetti di una normativa che tutela le fasce deboli e i bisognosi, che potrebbero avere un sostentamento economico mensile che va dagli 80 ai 400 e per 12 mesi, attingendo al fondo regionale che ammonta a 392 mila euro».

Il Sostegno per l’inclusione attiva, Sia, è uno strumento di contrasto alle povertà messo in campo dal ministero delle Politiche sociali e prevede un beneficio economico che può variare dagli 80 ai 400 euro mensili per le famiglie indigenti, soprattutto quelle numerose con minori o disabili oppure ancora con una donna in stato di gravidanza accertata. Oltre al beneficio economico, i nuclei familiari idonei saranno coinvolti in progetti personalizzati di inclusione sociale, come attività di formazione, orientamento e ricerca del lavoro. Alle amministrazioni comunali spetta il compito di raccogliere le istanze ed effettuare una prima verifica dei requisiti. Le domande accolte verranno trasmesse dai comuni all’Inps.  Verificati i requisiti, l’Istituto di previdenza trasmetterà, a sua volta, ai Comuni l’elenco dei beneficiari e a Poste italiane (gestore del servizio Carta SIA) le disposizioni per l’erogazione del beneficio sulla card, che verrà poi ricaricata ogni 2 mesi.

«Non ci risulta – punta il dito il sindacato – che si sia dato corso alle direttive ministeriali e regionali in termini di coinvolgimento considerato che i Distretti Socio-Sanitari e i Comuni si sono limitati ad affiggere negli albi comunali un freddo avviso per la presentazione delle domande». Per la Cisl sarebbe necessaria «una rete di organizzazione che metta insieme Servizi Sociali dei Comuni, Centri per l’impiego, Scuole, Servizi Sanitari, Parrocchie, Caritas, Associazione di volontariato, Centro di Assistenza Fiscale, con un punto unico di accesso rappresentato dal Servizio di Segretariato Sociale, anche Distrettuale». La Cisl di Messina si dice così pronta a denunciare ritardi ed omissioni di tutti i Distretti inadempienti alle autorità competenti chiedendo anche l’intervento sostitutivo dell’Assessorato Regionale.

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