“Alata Solertia”, premiati 5 carabinieri della Compagnia di Santo Stefano di Camastra

di Giuseppe Salerno
17/12/2017

Il premio “Alata Solertia”, istituito dal Movimento Nuova Presenza Giorgio La Pira, la cui cerimonia della XXXIV edizione ha avuto luogo, lo scorso venerdì 15 dicembre, nell’aula magna del Dipartimento di economia dell’Università di Messina, è un riconoscimento per esaltare le professionalità che si dedicano al bene con impegno e sacrificio, dimostrando così di essere un grande esempio per la società. Una manifestazione senza sponsor, proprio perché, come ha sempre sottolineato il dottor Calogero Centofanti, presidente del movimento, “gli sponsor possono cambiare negli anni, mentre i valori invece, restano immutati nella memoria. La solidarietà non ha bisogno di pubblicità, il bene quello vero, viene fatto da chi, silenziosamente, va oltre il proprio dovere, e per questo merita il ringraziamento della società civile”. Ringraziamenti che, ancora una volta, vengono rivolti ai militari della Compagnia Carabinieri di Santo Stefano di Camastra, Comando provinciale di Messina. Dopo il Premio Speciale Orione, che qualche giorno fa riconosceva al Nucleo Operativo dei carabinieri della Compagnia stefanese il merito per aver dato prova di elevata professionalità, un’altra benemerenza premia ulteriori 5 militari dell’Arma della medesima Compagnia, “per essersi distinti ed aver operato con encomiabile diligenza, alto senso del dovere e sprezzo del pericolo, nello svolgimento dei propri compiti istituzionali, riuscendo tempestivamente a risolvere un caso giudiziario di tentato omicidio, di difficile soluzione, assicurandone il responsabile alla giustizia”. I “militari in trincea” premiati sono il maresciallo maggiore Salvatore Porracciolo, il brigadiere capo Vincenzo Miceli ed il vice brigadiere Sarino Dodeci, della Stazione Carabinieri di Acquedolci; il brigadiere capo Antonio Manno e l’appuntato scelto Santi Cristina effettivi al Nucleo Radiomobile, tutti sotto il comando della  Compagnia Carabinieri della Città delle Ceramiche. Il prestigioso attestato di pubblica benemerenza non fa altro che evidenziare un giusto riconoscimento al lavoro svolto in questi anni dai cinque militari dell’Arma che, volendo usare le parole di Centofanti, testimoniano quotidianamente uno spiccato altruismo… nell’ambito dei loro ruoli, a tutelare il bene comune, anche con gesti di esemplare abnegazione.

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