Alberi monumentali, patrimonio da valorizzare

di Salvo Lapietra
21/06/2016

Valorizzare gli alberi monumentali dei Parchi regionali siciliani (Nebrodi e madonne) e arrivare alla piena applicazione della legge 10/2013 che istituisce tra le altre cose la giornata nazionale degli alberi. Sono le proposte emerse nel corso del convegno (il primo a livello nazionale)  dedicato agli alberi monumentali che si è svolto sabato 18 e domenica 19 giugno, nei territori del Parco dei Nebrodi e delle Madonie.
Il Convegno è stato aperto dal presidente del Parco dei Nebrodi e Federparchi Sicilia,  Giuseppe Antoci, che ha invitato i presenti a osservare un minuto di silenzio per ricordare lo scempio ambientale dei giorni precedenti provocato dagli incendi, sottolineando che “gli alberi monumentali e la biodiversità di cui è piena la Sicilia e che il mondo intero ci invidia, non sarà mai patrimonio della gentaglia che la brucia ma del futuro dei nostri figli e delle generazioni future. Insieme andremo avanti e vinceremo, nel nome dell’Ambiente, dello Sviluppo e della Legalità”.
Sono seguiti, quindi, i saluti istituzionali del Sindaco di Santo Stefano di Camastra, Francesco Re, del prof. Paolo Inglese in rappresentanza del Rettore dell’Università di Palermo e del capo di Gabinetto del Ministero dell’Ambiente, Guido Carpani. Le sessioni tematiche sono coordinate dai docenti universitari Rosario Schicchi e Giuseppe Barbera del Dipartimento di Scienze Agrarie e Forestali di Palermo.
Numerosi studiosi e tecnici del settore, provenienti da varie parti d’Italia, hanno avuto la possibilità di analizzare le diverse problematiche relative alla conoscenza, conservazione e valorizzazione degli alberi monumentali, con particolare riferimento a quelle inerenti alle modalità di censimento, alla multifunzionalità ecologica e culturale, alla dendrocronologia, alla fitopatologia, agli interventi di conservazione e valorizzazione ecoturistica, nonché alla normativa in ambito regionale e nazionale. Particolare attenzione è stata riservata allo stato di attuazione della legge 10/2013 e alle criticità riscontrate nella sua applicazione. La seconda giornata del convegno si è tenuta nei locali del Museo Naturalistico Francesco Minà Palumbo di Castelbuono dove, dopo il saluto del Sindaco, Antonio Tumminello, del Presidente del Parco delle Madonie, Angelo Pizzuto, del Sen. Bartolo Fazio dell’Idimed e del Presidente del Parco dei Nebrodi, Giuseppe Antoci, si sono svolte due tavole rotonde coordinate da Francesca Cerami dell’Idimed e da Giampiero Sammuri, Presidente nazionale di Ferderparchi. I numerosissimi partecipanti  nelle mattinate di sabato e domenica, guidati dal prof. Rosario Schicchi, hanno avuto la possibilità di visitare gli straordinari ulivi monumentali di Pettineo, la cui origine si perde nella proverbiale “notte dei tempi” e gli agrifogli giganti di Piano Pomo (Madonie) dove grazie  ad un particolare fenomeno naturale noto come “innesto per approssimazione” i fusti di diversi individui vicini, si uniscono  assumendo forme e dimensioni inusuali.
Gli alberi monumentali, spiega il Presidente del Comitato Scientifico del Convegno, Rosario Schicchi, “rappresentano un patrimonio di inestimabile valore storico, culturale, paesaggistico e scientifico per i quali è necessario predisporre appositi interventi di conservazione e di valorizzazione; a tal riguardo è necessario che la Sicilia si doti di una legge innovativa in grado di premiare i soggetti pubblici e privati che si occupano della conservazione attiva, razionale ed ecosostenibile di queste straordinarie piante”.

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