Area interna Nebrodi, la Cgil: Fondi Ue determinanti per lo sviluppo

di Redazione
18/04/2019

“Dall’area interna dei Nebrodi un’occasione di sviluppo” E’ questo il tema dell’iniziativa della Cgil Messina e della Cgil Sicilia trattato nell’incontro di ieri a Palazzo Trabia. Erano presenti i sindaci del territorio, il deputato regionale Rino Piscitello, Filippo Ribaudo per la Città metropolitana, Vincenzo Consentino per la Consulta dei Nebrodi: al centro degli interventi la Strategia nazionale per le aree interne che fruiscono di fondi comunitari. In Sicilia ben 4 aree-progetto tra le quali quella dei Nebrodi comprensiva di 21 Comuni.

Incisiva la relazione di Giovanni Mastroeni, segretario della Cgil di Messina, che ha sottolineato come sia determinante il parere definitivo della struttura predisposta presso la Presidenza del Consiglio per avviare in concreto tutte le iniziative previste nella programmazione per i Nebrodi già approvata a livello regionale. Pur tenendo conto delle potenzialità già emerse in termini d’incremento delle presenze turistiche e del settore agroalimentare, non si possono ignorare fenomeni negativi come la flessione demografica, la diminuzione dei servizi essenziali nella sanità, nella scuola e nel trasporto pubblico. «La Strategia – ha detto Mastroeni – si poggia su due asset quali il turismo e l’agroalimentare che ben si coniugano con il capitale umano e territoriale dell’area».

Non è mancato il riferimento allo sviluppo legato ai porti turistici di Capo d’Orlando, Sant’Agata Militello e Santo Stefano di Camastra. «Importante il ruolo di tutti gli attori presenti sul territorio, però ora è il tempo di correre. Tutti insieme nella direzione di una rapida approvazione della strategia di area Nebrodi ad ogni livello». Così l’on. Piscitello. E ancora sull’argomento è tornato il sindaco di Santo Stefano di Camastra, Francesco Re, il quale ha ribadito che la coesione e la sinergia dei Comuni di Snai area interna Nebrodi, rappresenta una buona pratica da esportare. «Lo sviluppo del territorio passa dalla capacità solidaristica delle singole municipalità, finalizzata a costruire pari opportunità di sviluppo tra comuni costieri e interni, partendo dalla costa, per scoprire e valorizzare le tante realtà turistiche, paesaggistiche e produttive di Sicilia».

Sulla necessità di utilizzare l’arma della conoscenza e della formazione come antitodo contro lo spopolamento dei comuni interni si è soffermato Bruno Mancuso, sindaco di Sant’Agata e coordinatore Comuni Snai.

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