Aree interne, il 14 marzo assemblea costitutiva per i comuni dei Nebrodi

di Turi Milano
08/03/2016

La data è già stata fissata: il 14 marzo. Ed è il giorno in cui i rappresentanti dei 21 comuni che fanno parte dell’Area interna dei Nebrodi si riuniranno per formalizzare la nascita dell’associazione. Una data importante perché di fatto avvia il lavoro per poter programmare gli interventi che saranno finanziati con  la misura destinata a sostenere con fondi europei le aree interne della nostra regione.
L’associazione dei Comuni, che deve essere costituita ai sensi dell’art. 30 del Testo unico degli Enti locali, ha come  Comune capofila Sant’Agata di Militello. La convenzione che sta alla base dell’adesione degli enti  chiarisce anche la modalità di implementazione mediante un ufficio comune che sarà successivamente regolamentato in cui andranno ad operare risorse umane interne dei diversi comuni coinvolti. La convenzione prevede inoltre la gestione di servizi in maniera associata (catasto e protezione civile con possibilità di ampliamento in funzione della strategia definita). Una volta definita l’agenda territoriale con analisi, strategia e progetti si procederà alla sottoscrizione di un Accordo di programma per definire le modalità di implementazione.

Oltre i 30 milioni del Fesr ed i 2 del FSE sono previsti circa 3milioni di risorse ordinarie per mobilità, istruzione e sanità e che saranno stanziate nelle leggi di stabilità nazionali.

Pertanto il primo stanziamento è toccato alle Madonie che già dallo scorso anno ha iniziato il percorso per la definizione dell’agenda territoriale ad oggi ancora indietro. Di seguito è stato scelto il Simeto e in questo caso la scelta è stata fatta dal governo centrale in quanto area sperimentale di rilievo nazionale. Per essere scelti occorreva raggiungere il prerequisito ovvero associarsi e gestire insieme almeno due servizi.

A questo punto resta da scegliere la terza in funzione dell’appostamento finanziario previsto nell’ultima legge di stabilità: la partita è tra i Nebrodi e i Sicani visto che il Calatino non ha fatto ancora nulla.

Resta ancora irrisolta la questione del Clld  (Community lead local development) dovranno gestire questa volta il Clld che prevede sia il FEASR che FESR: il dipartimento Agricoltura dovrà emanare un bando per la scelta dei Gal (con maggioranza privati). E resta da capire se privilegeranno i Gal esistenti oppure se c’è ampio spazio per definire nuovi Gal o, ancora, se i vecchi Gal saranno rimessi in discussione ridefinendo la loro governance.

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