Arriva il metano a Mistretta: proibitive le spese di allaccio

di Giuseppe Salerno
15/12/2017

Anche i cittadini mistrettesi, da oggi, potranno contare su uno dei carburanti più ecologici in uso. Con la simbolica accensione della fiammella blu, con un trentennio di ritardo, viene inaugurato il nuovo impianto di metanizzazione. Mistretta esce dalla preistoria energetica con la nuova rete che porterà a casa degli amastratini il metano, uno dei combustibili  più convenienti e diffusi sul territorio nazionale per via del prezzo contenuto, l’elevata praticità d’uso e per il limitato ingombro dell’impianto.

Il taglio del nastro inaugurale, che ha sancito l’apertura ufficiale del nuovo impianto di distribuzione, è avvenuto nell’abitazione di una utente, in cui dimora l’anziana madre di 91 anni la quale avrà modo di sperimentare durante l’inverno, anche il clima confortevole determinato dal gas naturale, la fonte di energia pulita, che verrà utilizzato per riscaldare la casa, ma anche per l’acqua sanitaria e la cottura dei cibi.

Alla cerimonia erano presenti l’impiantista Giuseppe Stivala, della ditta GS Impianti, dirigenti e tecnici di Italgas ed un rappresentante dell’Impresa costruttrice Guerrisi. Gli amastratini potranno scegliere di avere, tra i combustibili in commercio, anche il metano. Una scelta che potrà essere completata, dagli interessati, con la richiesta di un ordinario allacciamento alla rete che non comporta alcuna difficoltà d’installazione, cosa diversa è rappresentata invece dai costi troppo elevati dell’investimento iniziale relativo alle spese di allaccio.  In periodo di forte crisi, per le spese di collocazione del gruppo di misura, vale a dire il contatore, nel periodo strettamente legato ai lavori di metanizzazione, è stato chiesto un contributo minimo di allaccio di 361 euro. Un contributo minimo, di partenza insomma.

Le spese di allaccio subivano, e subiscono, importanti variazioni se la distanza che intercorre tra la rete di distribuzione è l’abitazione supera i 6 metri. Dal sesto metro in poi, infatti, l’utente che decide di fare domanda di allacciamento, andrebbe a versare una somma integrativa pari a 35 euro, più iva al 22%, per ogni metro, secondo quanto previsto dal contratto di concessione vigente con Italgas. Il cittadino che, non di certo per colpa sua, vive ad una consistente distanza dalla linea principale del metanodotto, stante a quanto previsto nella concessione, viene indiscutibilmente penalizzato rispetto al cittadino che abita in un immobile a ridosso, o all’interno dei sei metri, della rete di distribuzione.

La questione relativa agli elevati costi legati agli allacci della rete gas metano si fa dunque sempre più esacerbante in chi vorrebbe allacciarsi sapendo che il gas naturale offre significativi margini di risparmio rispetto agli altri combustibili, ma non può per effetto delle spese iniziali proibitive. Ad acutizzare il malessere dei tanti cittadini amastratini, disposti ad allacciarsi alla rete del metano, è stata l’azione dell’Amministrazione comunale della vicina Santo Stefano di Camastra.

Il sindaco della Città delle Ceramiche, Francesco Re, lo scorso anno, al fine di far aumentare il numero di contratti, ha redatto un accordo con Italgas.  In seno ad una campagna promozionale per i cittadini stefanesi che avrebbero deciso di allacciarsi alla rete, il contributo previsto in convenzione, da 300 euro passava a 200 euro, di cui 150 euro a totale carico del Comune della Città delle Ceramiche. Solo 50 sarebbero rimasti a carico dell’utente. Alla luce di tutto ciò a Santo Stefano, ad oggi, si registrano 830 contratti di allacciamento, a Mistretta solamente 500 , nonostante nella città amastratina si rilevi una maggiore necessità, per gli abitanti, di avere un clima confortevole in casa, essendo paese montano.

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