Benvenuti a San Marco D’Alunzio, uno dei borghi più belli d’Italia

di Salvo Lapietra
17/01/2014

Il nostro itinerario vi porta oggi alla scoperta di un delizioso borgo che si trova sulla sommità del monte Castro in pieno parco dei Nebrodi. San Marco D’Alunzio è in provincia di Messina e fa parte del club dell’ANCI I borghi più belli d’Italia,un’associazione di piccoli centri che si distinguono per il loro notevole interesse artistico, culturale e storico, per l’armonia del tessuto urbano, la vivibilità, i servizi ai cittadini e per altre caratteristiche.
Il paese era già noto ai tempi di Cicerone per il commercio di vino e olio e nel VI secolo d.C., diventa il centro principale di tutto il Val Demone, sia dal punto di vista culturale, sia religioso.

Ciò che salta subito all’occhio del visitatore è proprio la presenza di numerose chiese. Sono ben ventidue che, insieme con i ruderi del castello di San Marco, fatto edificare da Roberto il Guiscardo a partire dal 1061 sui resti di una fortificazione preesistente, costituiscono il patrimonio monumentale del paese.
Il tour comincia già fuori dalle mura, prima di entrare nel centro storico, con la chiesa di San Marco, edificata sopra il tempio di Ercole (IV sec. a.C.), del quale restano pochi blocchi in pietra tufacea. La chiesa, totalmente scoperchiata, conserva i muri in pietra a vista e un portale rifatto.
Si prosegue con le più interessanti tra le chiese del paese. San Teodoro, chiamata anche Badia piccola, edificata sui resti di una cappella bizantina e con l’interno decorato da magnifici stucchi nello stile di Giacomo Serpotta.

Il monastero delle Benedettine del 1545, ristrutturato di recente per accogliere il Museo bizantino-normanno nel quale, al piano terra, sono state riportate alla luce due delle tre absidi appartenenti alla Cappella dei Quattro Dottori (XI sec.), decorate da splendidi affreschi bizantini.
Nella Chiesa di San Giuseppe, invece, è allestito un Museo Parrocchiale che custodisce arredi sacri e reliquiari in legno. Quindi c’è la chiesa della Madonna Annunziata, situata all’inizio del paese come a guardia dell’abitato che custodisce una statua della Vergine in marmo bianco di Carrara del XV secolo sul cui piedistallo, in bassorilievo, è raffigurata una città medievale.

Percorrendo il centro storico s’incontra la Chiesa Madre di San Nicolò, con una facciata arricchita da tre portali in marmo rosso locale. Più avanti, in piazza Sant’Agostino, c’è Santa Maria delle Grazie che custodisce il monumento funerario dei Filangieri, opera di Domenico Gagini (1481). E ancora la settecentesca Chiesa di San Basilio e quella dell’Ara Coeli che al suo interno, nella Cappella della Santissimo Crocefisso, custodisce begli stucchi serpottiani raffiguranti santi, putti, angeli e ghirlande di frutta e un espressivo Crocefisso ligneo secentesco di scuola spagnola.
La chiesa di San Salvatore, detta Badia Grande poiché vi era annesso un importante monastero di suore benedettine, si trova isolata in direzione del campo sportivo. L’elegante portale, in marmo aluntino, è impreziosito da colonne, angeli e putti. All’interno si è accolti da un tripudio di angeli che suonano le trombe, figure allegoriche, putti che giocano e sostengono drappi, ghirlande di fiori; la ricchezza di fregi e decori di scuola serpottiana culmina nel drappo che scende dal baldacchino ligneo che si trova sul tabernacolo dell’altare maggiore in legno dorato, opera di don Corrado Oddo del 1704.

Per concludere il vostro giro turistico, non dimenticate di visitare i ruderi del castello normanno e i reperti archeologici di vari periodi (greco, romano, bizantino, arabo, normanno, aragonese), conservati al Museo Comunale San Teodoro e al Museo Parrocchiale San Giuseppe.
La Fornace, la sala

Al termine della passeggiata “sacra” fermatevi a “La Fornace” ad assaggiare le specialità del posto.
Il ristorante propone buoni sapori locali e tradizionali ed offre anche un’ottima cucina medievale con weekend gastronomici su prenotazione, visite guidate al centro storico ed escursioni nel parco dei Nebrodi.
Ricchissimo il menù che spazia dai rinomati salumi locali a primi e secondi di carne o pesce. E in occasione delle cene medievali si fa un tuffo nel passato: la sala diventa un castello con arazzi stendardi e ceri accesi. La mensa è apparecchiata con bicchieri di terracotta, brocche e cucchiai di legno e la frutta secca direttamente posta sul tavolo. Le pietanze vengono servite senza un ordine preciso, dalle minestre di verdure alla cacciagione, agli sfiziosi antipastini, il tutto coronato dai dolci della casa come la “crema di latte”.

INFO: S. Marco dista 87 km da Messina ovest e 135 da Palermo est

Museo Bizantino San Teodoro
Presso l’ex Monastero delle Benedettine
Aperto tutti i giorni dalle ore 9,30 alle ore 12,30 e dalle ore 15,30 alle ore 19,30

La Fornace Ristorante snc
Via Cappuccini, 141 – 98070
San Marco d’Alunzio ME
Tel: +39 0941797297
Mob: +39 3291087930
Fax: +39 0941797297
monastra@lafornaceristorante.it
Aperto tutti i giorni, escluso il Lunedì (Invernale)

 

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