Bernadette Grasso: “Nebrodi esclusi dalla rete dell’infarto”

di Salvo Lapietra
29/05/2015

Il comprensorio dei Nebrodi è escluso dalla cosiddetta “Rete dell’infarto”, ovvero quel sistema integrato di strutture ospedaliere in grado di garantire interventi tempestivi ed efficaci per le gravi patologie vascolari.

A denunciarlo è ancora una volta la deputata regionale Bernardette Grasso che, nello scorso mese di marzo, aveva già presentato un’interrogazione al presidente della Regione e all’assessore regionale alla Salute.

«Il nostro territorio – dice la parlamentare – continua ad essere tenuto in scarsa considerazione dal Governo Regionale ma stavolta c’è in gioco la salute e la stessa vita dei cittadini. L’assessorato alla sanità aveva individuato in provincia di Messina i centri Policlinico – Papardo – San Raffaele Giglio di Cefalù e San Vincenzo di Taormina, come strutture della rete dell’infarto. L’individuazione dei questi Centri – ha aggiunto – per la loro ubicazione, esclude dalla possibilità di avere un servizio tempestivo nell’emergenza, e comunque nell’arco delle prime due ore dall’evento, un’ampia fascia di popolazione residente nell’area dei Nebrodi».

Bernadette Grasso ribadisce che «emerge indubbia l’importanza di un laboratorio di emodinamica per soccorrere il paziente sia durante la fase acuta per limitare il danno ischemico considerato il beneficio offerto dalle procedure di rivascolarizzazione percutanea nelle sindromi coronariche acute, rispetto alla terapia medica tradizionale».

Per questo, Bernardette Grasso torna a richiedere un servizio tempestivo nell’emergenza, ed evidenzia che ciò potrebbe essere possibile con l’attivazione del Centro di Emodinamica presso l’Ospedale “Barone Romeo” di Patti, di cui tanto si è parlato nei mesi scorsi e di cui è stata garantita l’istituzione, ma di cui non si conoscono bene i tempi di attivazione.
dalla Gazzetta del Sud

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