Capo d’Orlando, operatori ecologici in rivolta: senza stipendio da quasi 1 anno

di Erika Atzori
17/03/2018

 

E’ una realtà durissima, quella che vivono gli operatori ecologici del territorio nebroideo, con Capo d’Orlando comune capofila. L’erogazione degli stipendi si è fermata da mesi e i lavoratori, stremati da tante promesse non mantenute, vogliono risposte. A chi paventa la possibilità di interrompere il servizio e scioperare, il diniego è netto e unanime.

“Per il momento la raccolta differenziata non si fermerà, noi siamo dalla parte dei cittadini –  dicono gli operatori ecologici che pur non percependo il loro stipendio anche da quasi 12 mensilità, non hanno intenzione di interrompere il loro servizio e incrociare le braccia – Non sarebbe giusto per i cittadini che hanno bisogno di un servizio primario come quello della raccolta differenziata. Però ci devono capire, anche noi abbiamo famiglia e non possiamo permetterci di aspettare oltre”.

Intanto, questa mattina nel piazzale di Pissi dove si sono radunati tutti i dipendenti di Ecoservizi, giungono le prime buone notizie da parte dei sindacati che si stanno interessando della vicenda legata alle insolvenze. Da un primo compromesso fra sindacati, comune e ditta che svolge la raccolta, è emerso che pur essendo la ditta e non il sindaco, la controparte dei sindacati coinvolti, c’è una disponibilità da parte del primo cittadino Franco Ingrillì – nella qualità di committente – di trovare una soluzione al problema. Per questo motivo, tra mercoledì e giovedì prossimo presso la sede del comune, si terrà un incontro con l’unico obiettivo di restituire agli operatori ecologici la loro dignità di lavoratori.

“L’idea c’è ma ha i suoi tempi – fanno sapere i sindacati -, noi puntiamo a tempi più ristretti. Una novità è che a giorni verrà corrisposto un primo stipendio e che prima delle festività pasquali ai dipendenti verrà corrisposta una seconda mensilità”.

Il problema in effetti non riguarda solamente Capo d’Orlando, ma la stragrande maggioranza dei comuni della provincia di Messina, per cui andrebbe affrontato con un approccio più globale. Ciò significa, secondo le parti sindacali, che Prefetto e Ispettorato del lavoro dovranno collaborare per giungere ad una soluzione definitiva.  Intanto, la ditta che gestisce il conferimento dei rifiuti si è resa disponibile; qualora però le insolvenze dei comuni nei confronti della stessa non saranno onorate, ci sarà una sola strada da percorrere e cioè abbandonare il servizio. Cosa che, potrebbe ripercuotersi negativamente sui cittadini e sulla qualità e costanza della raccolta.

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