Caso Longi, De Luca: “Subito legge per stoppare candidature irresponsabili”

di Redazione
18/04/2019

“Quanto sta succedendo a Longi è assurdo. Una città la cui amministrazione è decaduta per via dell’incompatibilità del suo primo cittadino, accertata da una precisa sentenza del tribunale, rischia di diventare un caso nazionale perché quello stesso sindaco si è presentato nuovamente alle elezioni. Anche se di fatto la legge non glielo impedisce, la candidatura di Antonio Fabio a sindaco di Longi è assolutamente inopportuna. Il Movimento 5 Stelle all’Ars sta intervenendo con una precisa norma per evitare casi del genere”.

A denunciarlo è il deputato regionale del M5S all’Ars Antonio De Luca, intervenendo a proposito dello strano caso di Antonio Fabio, candidato sindaco di Longi, comune dei Nebrodi, la cui amministrazione è decaduta gli scorsi mesi per una sentenza che dichiarava incompatibile il sindaco che era lo stesso Antonio Fabio.

“Denunciamo questa cosa da mesi – spiega De Luca – quando, prima ancora che la magistratura emanasse la sua sentenza, invitavamo la politica ad intervenire con una norma. Oggi infatti questa persona si ripresenta all’elettorato assumendo un comportamento che a mio avviso è deprecabile, non rispettoso né del lavoro dei magistrati, né dei suoi concittadini, ponendoli di fronte al rischio concreto che poi, permanendo nuovamente le cause di incompatibilità, il Comune possa essere travolto da un nuovo ricorso e da una nuova decadenza del sindaco gettando così il Longi in un probabile commissariamento. Abbiamo deciso quindi di porre rimedio a casi come questo presentando un disegno di legge che inserisca una nuova causa di incandidabilità per tutti quei sindaci, che come quello di Longi, sono stati dichiarati incompatibili o ineleggibili con sentenza, qualora all’atto della nuova candidatura, le cause che hanno portato alla loro ineleggibilità o alla loro incompatibilità accertate in sentenza non siano cessate. Un disegno di legge di buon senso – conclude De Luca – che auspichiamo venga discussa in Aula al più presto”.

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