Castel di Lucio, presentato il progetto “Raccontami…che ti racconto”

di Redazione
02/10/2018

Il progetto “Raccontami…che ti racconto” proposto dall’insegnante referente Lucia Francesca Oieni di concerto con il Dirigente Scolastico Prof.ssa Antonietta Emanuele e tutti i Docenti della Scuola Primaria di Castel di Lucio, nasce dal piacere di offrire al bambino più ampie esperienze educative, relazionali, formative e dalla necessità di suscitare nell’alunno il piacere, l’amore per la lettura.

Per la realizzazione di tale progetto la scuola ha chiesto la collaborazione della biblioteca comunale, da sempre attenta a percorsi formativi, dei nonni e dell’amministrazione comunale che nella persona del sindaco, del presidente del Consiglio e dell’Assessore alla cultura ha, da subito, mostrato entusiasmo e garantito massima disponibilità, nella consapevolezza che rendere attuabile l’estensione delle attività educative è di fondamentale rilievo per uno sviluppo armonioso della personalità del bambino.

Un vecchio adagio cinese, sapientemente, così recita: “Vi sono due cose durevoli che possiamo sperare di lasciare in eredità ai nostri figli: le radici e le ali”. I nonni sono le nostre radici, senza radici, dice papa Francesco, siamo “gassiosi”  aeriformi, senza radici non si può creare futuro. I nonni sono figure importantissime, rappresentano la saggezza, la tenerezza, la sensibilità, l’esperienza… Sono una risorsa fondamentale per lo sviluppo e la crescita dei bambini perché sanno creare un cerchio magico di amore unico, insostituibile. Riconoscere il singolare ruolo che i nonni assumono nella società odierna e rendere i bambini consapevoli di tale ricchezza umana è una delle finalità che si prefigge il progetto. Un’altra finalità è rendere i bambini capaci di mettere le “ali” mediante la lettura quale indispensabile mezzo che darà loro la capacità di saper leggere se stessi e il mondo circostante.

L’interconnessione strutturata e ben costruita tra famiglia-scuola e territorio offre al bambino, in un’età in cui necessita di stimoli e punti di riferimento validi, la possibilità di rafforzare i rapporti individuali con la società e tra le persone e l’ambiente nel senso più ampio del termine. Ambiente considerato non solo come spazio fisico-geografico, ma soprattutto come spazio socio-educativo. L’aspettativa dunque del progetto è quella di far acquisire ai bambini nuove conoscenze e far vivere loro esperienze gratificanti che si spera rimarranno impresse nella loro duttili menti per sempre.

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