Castel di Lucio, processione del Santo Patrono in “miniatura”

di Giuseppe Salerno
05/10/2018

La festa patronale in moltissimi paesi del sud Italia rappresenta ancora un momento di partecipazione e convivialità. I riti religiosi si uniscono alla spettacolarità degli eventi che si organizzano, dando vita a folkloristiche scene  che coinvolgono tutti, dai più grandi ai più piccoli. Proprio i più piccoli, a Castel di Lucio, alla vigilia del giorno più sentito dai castelluccesi, il giorno in cui ricadono festeggiamenti in onore del Santo Patrono Placido, sono stati gli indiscussi protagonisti, interpretando, fedelmente, con il medesimo sincretismo pagano e cristiano degli adulti, la processione in di San Placido, che la comunità montana celebra ogni 20 agosto e 5 ottobre.

Una riproduzione del corteo processionale in “miniatura”, come d’altro canto era la vara con il Santo benedettino, che i bambini, di età compresa tra i 3 e 10 anni, hanno portato in spalla in giro per il paese, con tanto di prete ad officiare la cerimonia, di fedeli a seguito, banda musicale e, persino, il gioco d’artificio finale. Una manifestazione, organizzata dal gruppo di giovani che fanno parte dell’Azione Cattolica di Castel di Lucio,  che ha iniziato ad appassionare, eccitare infervorare i bambini già qualche settimana prima, nelle fasi di preparazione e organizzazione, riuscendo ad accendere il loro passioni ed emozioni legate, principalmente, alle tradizioni del proprio paese, alle radici e al senso di appartenenza, alla voglia di essere protagonisti per un giorno della festa più importante, toccando, negli adulti presenti, il limite dell’inganno dei sensi.

Un aspetto significativo lo riflette l’idea che ha dato il moto alla realizzazione dell’evento, partorita dalla mente di un bambino di sei anni, Simone, che, affascinato dalla spettacolarità della festa patronale, sotto il segno del divertimento, in un inestricabile groviglio di suoni, luci, colori,  emozioni ed immagini, che corrono assieme alla vara del Santo Martire Placido, condotto a spalla dai portanti  per tutto il paese, si è chiesto, ed ha chiesto:  “ …la processione che fanno i grandi, perché non possono farla anche i piccoli…?”  A trasformare l’idea in progetto concreto l’estro e la genialità degli straordinari e attivissimi giovani dell’Azione Cattolica, che oggi rappresentano il valore aggiunto della comunità castelluccese,  i quali hanno pensato a pianificare ogni aspetto e dettaglio del riuscitissimo evento che ha divertito i più piccoli ed emozionato gli adulti.

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