Castel di Lucio: vende un cellulare tramite internet, ma si imbatte in un truffatore

di Giuseppe Salerno
01/12/2017

Le truffe online rappresentano ormai una sgradevole ed invasiva presenza sul web. La crescita costante del popolo dei “navigatori” e l’aumento delle possibilità di utilizzare la rete hanno causato difatti un parallelo e sinora inesorabile incremento delle truffe via internet. Generalmente sono i più inesperti a diventarne vittime, ma capita anche a chi naviga in modo disinvolto di incorrere in truffe virtuali le cui conseguenze, in realtà, sono concrete e a volte anche pesanti per chi le subisce.

E’ il caso di un signore di Castel di Lucio truffato nella compravendita di un telefonino, sul noto sito di annunci gratuiti, subito.it. Il giovane castelluccese aveva inserito un annuncio per la vendita del proprio telefono cellulare, Samsung S8, dal quale avrebbe voluto ricavarne la cifra di 470 euro. L’annuncio cattura l’attenzione di un giovane di Giarre, B.M. di 27 anni, il quale si mette immediatamente in contatto con l’inserzionista per definire le modalità di vendita dell’apparecchio, fornendo false generalità e falso indirizzo di residenza. Venditore e compratore concludono telefonicamente l’affare, d’accordo sul fatto che la merce sarebbe stata spedita a bonifico completato.

Il giovane giarrese, esperto in raggiri online, con precedenti di polizia, sulla quale testa pendevano 40 denunce per truffa, falsifica una ricevuta di bonifico inviandola, via WhatsApp al proprietario del telefono che provvede, secondo gli accordi, a spedire la merce tramite corriere. La merce arriva a destinazione, presso un esercizio commerciale di Giarre nel quale il truffatore, per eludere ogni traccia, se l’era fatta spedire, ma i soldi non arrivano a Castel di Lucio. A questo punto, dopo una serie di solleciti, da parte del venditore che non s’era visto accreditare il becco di un quattrino, scatta la denuncia presso carabinieri della stazione di Castel di Lucio, diretta dal maresciallo Matteo De Paola. Nel giro di qualche giorno i militari riescono ad identificare il giovane responsabile di aver sottratto, con l’inganno, il telefono cellulare deferendo, lo stesso, in stato di libertà, presso la Procura della Repubblica del tribunale di Catania.

Chi sospetta o è stato vittima di una truffa in Internet deve, quanto prima, rivolgersi agli organi di polizia del proprio luogo di domicilio dando una descrizione dei fatti e mezzi di prova: siti Internet ingannevole ed eventuale corrispondenza con l’autore, se non basta a recuperare il proprio denaro servirà quasi certamente a bloccare l’attività criminale dei truffatori.

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