Cesarò, domani migliaia in piazza contro la mafia dei pascoli

di Salvo Lapietra
10/06/2016

I temi della legalità, dello sviluppo e del lavoro saranno al centro della manifestazione unitaria di CGIL CISL UIL che si svolgerà sabato 11 giugno 2016 a Cesarò, in provincia di Messina.
La Manifestazione prevede il concentramento alle ore 10, in Piazza Aldo Moro da dove si muoverà il corteo fino a piazza S. Calogero nella quale si terrà il comizio finale con la presenza dei Segretari confederali nazionali di CGIL, CISL e UIL oltre che delle delegazioni regionali e provinciali di tutta la Sicilia. Prevista la presenza di circa 5000 persone.

«È una iniziativa – hanno ribadito Lillo Oceano (Cgil), Tonino Genovese (Cisl), Pippo Calapai (Uil) – che assume un particolare significato nel momento in cui si assiste ad una escalation dei fenomeni di criminalità organizzata, come l’agguato al presidente dell’Ente Parco dei Nebrodi Peppe Antoci. Le Istituzioni devono dar seguito agli impegni assunti, contrastando il malaffare con il potenziamento di organici, strumenti e mezzi dei vari apparati pubblici preposti al contrasto delle organizzazioni criminali. Ma anche con investimenti e azioni capaci di promuovere e sostenere sviluppo e occupazione».

Cgil, Cisl e Uil, anche nel corso della presentazione dell’iniziativa avvenuta lunedì scorso, hanno evidenziato come «la legalità è la precondizione per lo sviluppo e lo sviluppo senza legalità è inesistente, sono due facce della stessa medaglia, è questo il messaggio che vogliamo lanciare»

“La nostra iniziativa- dicono Michele Pagliaro, Mimmo Milazzo e Claudio Barone, segretari di Cgil,  Cisl e Uil regionali-  punta a tenere viva l’attenzione sul tema della  necessità di bonifica dalla criminalità di vaste aree della Sicilia come  il Parco dei Nebrodi, a sostenere l’iniziativa di chi come Giuseppe  Antoci si batte per la legalità e a chiedere un’adeguata iniziativa  delle istituzioni affinchè l’obiettivo sia centrato e la Sicilia possa   svilupparsi nella legalità. Con la manifestazione di domani-  sottolineano- intendiamo sottolineare che il mondo del lavoro chiede  legalità e sviluppo e non intende arretrare”.

 

 

 

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