Chiesto il dissequestro dei beni per l’imprenditore Sgrò

di Salvo Lapietra
27/01/2017

Messina – Non c’è stato alcun illecito profitto e dunque il sequestro va revocato.  E’ la tesi difensiva dell’avvocato Alvaro Riolo, legale del 49enne imprenditore milazzese Gianluca Sgrò, coinvolto nell’operazione della Guardia di finanza di Sant’Agata di Militello che ha portato alla denuncia di otto persone accusate di aver messo in piedi un vasto giro di fatture false finalizzate all’indebita percezione di contributi pubblici per oltre un milione di euro.

Riolo ha presentato al Tribunale del riesame richiesta di dissequestro dei beni e annullamento del provvedimento di sequestro disposto dal Gip del Tribunale di Patti. Il legale di Sgrò ha sostenuto che l’eventuale profitto del reato ipotizzato sarebbe stato eventualmente conseguito da Francesco Tudisca, l’imprenditore di Tusa destinatario del finanziamento pubblico cui sono stati sequestrati beni immobili per 535mila euro e liquidità per poco più di 164mila euro.

Secondo la difesa di Sgrò mancherebbero i presupposti tanto del sequestro diretto quanto del sequestro per equivalente. L’avvocato contesta anche il mancato rilascio degli atti che avrebbe causato un grave danno al diritto di difesa.

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