Chiusura punto nascite di Cefalù, appello dei presidenti della Valle dell’Halaesa

di Redazione
08/10/2018

Tutti contro la chiusura del punto nascite dell’ospedale G.Giglio di Cefalù. I presidenti dei Consigli comunali dei Comuni della Valle dell’Halaesa (Tusa, Pettineo, Santo Stefano di Camastra, Castel di Lucio, Motta D’Affermo e Reitano) hanno lanciato un appello al governatore Nello Musumeci e all’assessore alla Sanità Ruggero Razza per scongiurare la chiusura del presidio.

“Negli ultimi giorni – scrivono Gianfranco Gentile, Marila Re, Paolo Barbera, Soccorso Stimolo, Giuseppe Cuva e Filippo Togaro  – si sono susseguite diverse notizie in merito alla paventata ipotesi di chiusura del punto nascite dell’ospedale G.Giglio di Cefalù, disposta dal Ministero della Salute, poiché non raggiunge la soglia minima di cinquecento parti all’anno. La chiusura, che prevede anche quella del punto nascite di Pantelleria, era stata assunta già due anni addietro ma a causa di numerose manifestazioni di protesta da parte delle Istituzioni ed anche della società civile, questa decisione fu sospesa. Recentemente il nostro territorio è stato fortemente penalizzato con la chiusura del punto nascite dell’ospedale San Salvatore di Mistretta, con le relative problematiche che ne ha conseguito la cancellazione di questo importante reparto ospedaliero. L’eventuale chiusura sarà nuovamente esaminata durante la seduta della giunta regionale prevista per martedì 9 ottobre. Adesso, ci opponiamo fermamente a tale decisione priva di senso e facciamo appello al buon senso del Presidente della Regione, Nello Musumeci, e dell’Assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza, affinché pongano in essere tutte le iniziative necessarie al fine di scongiurare questa ipotesi che sarebbe nefasta per migliaia di famiglie. Siamo convinti che tutti i servizi sanitari debbono essere salvaguardati ed anzi auspichiamo che sia il Governo Nazionale che quello Regionale aumentino le risorse da destinare alla cura ed alla prevenzione della salute dei cittadini” – concludono i presidenti.

 

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