Comune di Mistretta, a rischio la stabilizzazione del personale precario

di Giuseppe Salerno
02/10/2018

Contrariamente a quanto accade in molti comuni siciliani, che già hanno adottano i primi atti propedeutici e pubblicato le delibere attinenti alla “Programmazione triennale del fabbisogno del personale 2018/2020”, il Comune di Mistretta non ha ancora avviato formalmente le procedure per la stabilizzazione del personale precario.

La cosa inizia a preoccupare seriamente il personale contrattista che, per il prossimo venerdì 5 ottobre, comunica, con una nota ufficiale, di aver convocano un incontro urgente invitando il sindaco della città di Mistretta, il Commissario ad Acta, il Revisore Unico dei Conti, gli Assessori e i Consiglieri Comunali, il Segretario comunale, i Responsabili delle diverse Aree e i Rappresentanti Sindacali a sedersi attorno al tavolo dell’aula consiliare del Comune amastratino “per discutere, chiarire e definire i processi necessari per la stabilizzazione, richiamando nel contempo al senso delle proprie responsabilità istituzionali.”

Quel che preoccupa i 45 lavoratori precari del Comune di Mistretta è il fatto che l’Ente, oggi, non ha ancora intrapreso l’iter che interviene sul piano per superare il precariato, previsto dalla riforma Madia e in particolare dall’articolo 20 del decreto legislativo 75 del 2017, esponendo, così, a serio rischio il posto di lavoro di padri e madri che, contrariamente a quanto ancora sostiene qualche imbecille che usa il termine precario per sminuire, disprezzare, minimizzare la posizione e il lavoro di questi signori, facendo demagogia e ingannando la pubblica opinione, è indispensabile per la loro dignità di esseri umani, essenziale per il buon funzionamento delle attività Comunali. Lavoratori e lavoratrici per i quali la Politica locale avrebbe, da tempo, dovuto mostrare molta più attenzione e ai quali non può essere, per nessuna ragione, negata la possibilità di salire sull’ultimo treno a loro disposizione.

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