Cimitero di Santo Stefano senza loculi, Pellegrino spiega cos’è successo

di Giuseppe Salerno
18/04/2018

Il cimitero del Comune di Santo Stefano di Camastra, dallo scorso gennaio, è senza loculi. Per chi è sprovvisto di una tomba, di proprietà, morire è diventato un problema serio. In attesa che vengano ultimati i lavori per la realizzazione di nuovi loculi, c’è da far fronte all’emergenza. Emergenza che l’Amministrazione sta cercando di contenere sistemando le bare in diverse cappelle. Un provvedimento arrangiato teso a prevenire pericoli per l’incolumità e la salute pubblica, tuttavia provvisorio.

Abbiamo appreso di questa problematica parlando con i familiare di uno dei quattro defunti deceduti quest’oggi nella Città delle Ceramiche e chiesto immediatamente lumi all’assessore Fausto Pellegrino, investito anche della delega ai servizi cimiteriali, dal quale abbiamo appreso che la questione risalirebbe al marzo 2016. Questione alla quale è stato dato il giusto riscontro e la giusta attenzione dall’Amministrazione comunale Stefanese.

“Oltre due anni fa – afferma Pellegrino –  fui io stesso ad invitare l’ufficio Tecnico comunale ad avviare l’iter progettuale per la costruzione delle loculi. All’epoca il cimitero stefanese disponeva di circa 120 posti. Il progetto esecutivo venne inviato alla CUC (Centrale Unica di Committenza) nel novembre dello stesso anno. Il Comune di Santo Stefano di Camastra si è ritrovato con il problema loculi circa un anno dopo. La complicazione – continua l’assessore ai servizi cimiteriali –  è sorta per via della lentezze burocratiche legate alla gara d’appalto gestita dalla C.U.C. alla quale, per legge, essendo l’importo dei lavori superiori 200 mila euro di spesa, toccano le procedure relative agli appalti. Un ritardo che ha causato un dilazione dei tempi di affidamento alla ditta aggiudicataria la quale ha iniziato i lavori per la costruzione delle nuove cellette proprio nel gennaio 2018, quando al cimitero termina disponibilità di loculi comunali destinati alle sepolture. Tra un mese i lavori saranno ultimati -conclude Pellegrino – e ad ogni salma in attesa, verrà assegnato il proprio “spazio” e garantita un’onorevole e dignitosa sepoltura”.

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