Confconsumatori: da Ato Me1 richieste di pagamento a volte illegittime. Ecco cosa fare

di Salvo Lapietra
24/06/2016

«Nelle ultime settimane i contribuenti dei Comuni che rientrano nell’aerea di competenza della Società ATO ME 1 SpA in liquidazione stanno ricevendo ingiunzioni di pagamento per crediti riferiti alla Tariffa di Igiene Ambientale degli anni 2008/2009/2010. Orbene, sul punto vale la pena ricordare che la ormai nota pronuncia della Corte di Cassazione a Sezioni Unite, n. 5078/2016 del 15/03/2016, conferma la non applicabilità dell’Iva sulla Tia. Oltre a ciò, va segnalato che i crediti richiesti ai cittadini sono ormai, in molti casi, abbondantemente prescritti o si tratta di somme non dovute (in quanto derivanti da conteggi errati riportati in fattura) o addirittura annullate con sentenze della Commissione Tributaria Provinciale di Messina».

A dirlo è Confconsumatori che chiede, pertanto, ad Ato Me 1 in liquidazione un incontro al fine di pianificare l’annullamento in autotutela delle somme non dovute dai contribuenti dei Comuni facenti parte del comprensorio in tempi rapidi.

In mancanza di riscontro da parte di ATO ME 1, l’Associazione valuterà opportune azioni al fine di frenare ogni indebito comportamento della società in indirizzo.

Verrà segnalata, nondimeno, all’Antitrust ogni condotta scorretta e non trasparente posta in essere dalla Società in liquidazione in danno ai consumatori.

Confconsumatori invita, infine, i sindaci dei Comuni facenti capo ad ATO ME 1 a valutare l’adozione di iniziative incisive a tutela dei diritti della cittadinanza.

Per info: confconsumo.sinagra@libero.it

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