Da Brolo a Galati Mamertino, Riscossione avvia i pignoramenti

di Salvo Lapietra
13/01/2016

Oggi all’ordine del giorno del Cda di Riscossione l’azione nei contronti degli Enti locali morosi

C’è anche un gruppo di comuni dell’area dei Nebrodi nella black listi degli enti locali morosi di Riscossione Sicilia. Nell’elenco compaiono i Comuni di Brolo che deve alla società regionale di riscossione 1,238 milioni, il Comune di Capri Leone che deve 884.714 euro, il Comune di Galati Mamertino che deve 340.923 euro. E poi i Comuni di Militello Rosmarino (un debito di 257.632 euro), Montalbano Elicona (162.093 euro), San Fratello (102.273 euro), Tortorici (428.178 euro). Si tratta dei comuni con il debito più alto sugli 11 della provincia di Messina: da notare che Galati Mamertino ha un debito che si avvicina parecchio a quello di Messina che è pari a 381.523 euro. In totale comunque nella regione i Comuni moriosi sono 299 di cui 258 con un debito nei confronti di Riscossione superioore ai 20mila euro.
Riscossione si prepara un’azione di pignoramento per quegli Enti che hanno un debito superiore ai 20mila euro: se ne parlerà oggi nel corso del Consiglio di amministrazione della partecipata regionale. In tutta la regione sono 185, secondo una tabella diffusa dal presidente di Riscossione Antonio Fiumefreddo: “I debiti degli enti locali – dice – ammontano a una sessantina di milioni”. I Comuni sono debitori per il mancato pagamento di tasse tipo Imu e Tarsu per la titolarità di immobili e per il bollo auto dei mezzi di servizio.
Un’operazione, quella di Riscossione, che l’Anci critica aspramente: “Mi chiedo cosa pensano di pignorare – dice Paolo Amenta, vicepresidente di Anci Sicilia – visto che i Comuni non hanno più un euro in cassa. Ben 260 sindaci non hanno approvato i bilanci per mancanza di risorse. Moltissimi non pagano gli stipendi o li pagano grazie a prestiti bancari”.

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