Depuratore di Tavola Grande: 7 a giudizio, tra cui l’ex sindaco

di Roberta Moreni
29/09/2016

 Sette persone, tra cui l’ex sindaco di Capo d’Orlando, sono state rinviate a giudizio nell’ambito dell’inchiesta sul depuratore di contrada Tavola Grande.

Dovranno presentarsi al tribunale di Patti il 2 dicembre, su disposizione del gup Fabio La Spada, l’ex primo cittadino Enzo Sindoni; Michele Gatto, capo dell’ufficio tecnico; Antonio Marano, responsabile del servizio idrico integrato; Basilio Lima, titolare della ditta che gestiva il depuratore; Nino Paterniti Isabella della Mutiecoplast; Giuseppe Monaco amministratore unico dell’Ofelia Ambiente di Acireale e i due autisti del Comune, Settimo Ioppolo e Filippo Spidaleri autisti.

A Sindoni, Gatto, Marano e Lima viene contestato il reato di scarico a mare di acque reflue non depurate. In sintesi, secondo l’impianto accusatorio, sarebbero stati riversati in mare scarichi fognari provenienti dal depuratore di Tavola Grande. L’impianto era privo di autorizzazione e venne ritenuto irregolare, tanto che nel 2013 venne sequestrato e da allora affidato a un custode giudiziario. A fare emergere la vicenda, sarebbero stati alcuni esposti anonimi.

I reati contestati, che prevedono multe per gli imputati, sono stati commessi sino all’agosto 2012. Come riportato nella Gazzetta del Sud, l’ex sindaco Sindoni si è sempre difeso sostenendo che in quegli anni le leggi non avrebbero consentito ai Comuni di adeguare gli impianti alle nuove norme appena entrate in vigore. Il collegio dei difensori è formato dagli avvocati Carmelo Occhiuto, Decimo Lo Presti, Giuseppe Mormino, Salvatore Saccà ed Alessandro Pruiti. 

Al di là della vicenda giudiziaria, resta il nodo dei fondi da sbloccare per adeguare l’impianto alle nuove norme in materia ambientali. I lavori di adeguamento del depuratore di Tavola Grande, costruito nel lontano 1979, sono stati inseriti tra quelli finanziati dal nuovo “Patto per la Sicilia”, firmato tra il premier Matteo Renzi e il governatore Rosario Crocetta. Le risorse stanziate ammontano a circa 1 milione e 350 mila euro.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.