Discariche, il Consiglio dei Ministri commissaria Mistretta

di Giuseppe Salerno
23/11/2017

Una sentenza di esecuzione, emessa nel 2015 dalla Corte di giustizia dell’Unione Europea,  condannava la Regione siciliana al pagamento di una maxi sanzione di circa 2,5 milioni, per le discariche non bonificate presenti sul territorio isolano.

Le dodici discariche abusive siciliane nel mirino dell’Europa erano: San Filippo del Mela (contrada Sant’Agata)  Cammarata (contrada San Martino)   Racalmuto (Oliva Troiana)   Siculiana (Contrada Scalilli) Leonforte (contrada Tumminelli /Granfonti)   Augusta (Campo sportivo)   Augusta (Rada di Augusta)   Paternò (contrada Petulenti Scillicone)   Monreale (contrada Zabbia)   Mistretta (contrada Muricello)   Cerda (Contrada Caccione)  Priolo (Penisola Magnesi).

Per queste discariche, con un provvedimento, “ripartizioni oneri su soggetti inadempienti”, l’assessorato all’Economia diede il via ad un’azione di rivalsa nei confronti degli Enti dividendo i 2,5 milioni (circa 200 mila euro a discarica) ogni sei mesi di ritardo; al comune di Mistretta fu attribuita la somma di 388.223,50 euro.

Il sindaco di Augusta presentò ricorso poiché, le aree definite impropriamente “discariche” erano solo state adibite temporaneamente a deposito, controllato, di materiali, che pur possedendo un’elevata dose di sostanze inquinanti, non contaminarono mai gli spazi oggetto di sanzione.  Gli altri Comuni, se pur in ritardo, da febbraio 2017, iniziarono con le indagini previste dal “piano d’indagine preliminare” in collaborazione con l’Arpa, caratterizzando i rifiuti presenti nei siti da bonificare, trasmettendo tutto all’Assessorato all’Anergia – Dipartimento acqua e rifiuti.

I comuni di Mistretta e Siculiana, secondo quando emerge da una relazione stesa l’Assessorato all’Energia e dei Servizi di Pubblica Utilità, risultano ritardatari – inadempienti nelle attività dei lavori del piano d’indagine ambientale e caratterizzazione del sito d’investigazione iniziale.

Per tale motivo, il Consiglio dei Ministri, su proposta del ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti, ha disposto il commissariamento delle uniche due discariche abusive nella Regione Sicilia oggetto di infrazioni europee, tra cui Mistretta con la discarica Muricello, per le quali da tempo sono scaduti i termini delle diffide.  E’ dunque assegnato  al commissario di governo, il Generale Giuseppe Vadalà, il sito presente nel territorio amastratino per il quale occorrono urgenti operazioni di messa in sicurezza permanente o di bonifica.

Da quanto sembra emergere, da una prima analisi degli atti formali che abbiamo avuto modo di esaminare nel sito ufficiale del comune, i ritardi nell’attuazione della procedura del comune di Mistretta, sono riconducibili, anche, alla mancata definizione relativa al procedimento di occupazione temporanea delle aree” di proprietà privata, su cui insiste la discarica oggetto d’infrazione.

Il sindaco di Mistretta, Liborio Porracciolo, con una sua determina, la numero 22 del 26/06/2017, incomprensibilmente, sembrerebbe, di fatto, aver rallentato le procedure. Invece di muoversi con carattere di urgenza ed immediatezza, per la definizione delle procedure tecniche preliminari all’occupazione, come hanno fatto tutti gli altri sindaci, il primo cittadino sembrerebbe aver frenato le procedure nominando, quale responsabile dell’Ufficio Esproprio e per l’esecuzione dei provvedimenti previsti per legge, un funzionario assente dal lavoro: la dottoressa Antonella Truglio che, in quel momento, era in aspettativa per mandato politico (prorogabile di ulteriori tre mesi) e risulta essere rientrata al lavoro solo a fine agosto.

 

 

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