Emergenza neve: sui Nebrodi allevatori abbandonati. Aiuti dopo sei giorni

di Redazione
10/01/2017

Gli allevatori dei Nebrodi sono quelli che stanno pagando il prezzo più alto in questa emergenza: da Tortorici a San Fratello, da Floresta a Capizzi la situazione è drammatica per tutti. Sono stati dimenticati e lasciati da soli. Le nevicate che hanno investito in questi giorni il territorio hanno creato molti disagi a chi sui Nebrodi rimane, in aziende stanziali, tutto l’anno.

Le abbondanti nevicate non solo hanno isolato le aziende agricole rendendole irraggiungibili, ma hanno anche impedito agli allevatori di poter soccorrere e sfamare il bestiame. Situazione che getta nella disperazione uomini e animali. Gli animali rischiano di morire a causa dell’ipotermia e della fame, gli allevatori vedono vanificati tutti gli sforzi che questo lavoro richiede e i tanti sacrifici fatti. Da qui numerosi gli appelli alle Istituzioni per avere soccorso e poter raggiungere le mandrie ormai allo stremo.

A Cerami, ieri, sono stati i Vigili del Fuoco che abbordo del gatto delle nevi hanno permesso agli allevatori di poter raggiungere le aziende agricole situate nei pressi della Diga Ancipa e poter così tornare nelle loro masserie dopo 5 giorni di assenza.

Anche a Cesarò, nella mattinata di oggi, dopo giorni di appelli un’azienda agricola situata sulla Strada Provinciale 167 ha ricevuto l’aiuto da parte dei Vigli del Fuoco, che con l’ausilio dell’elicottero hanno imbracato delle rotoballe di fieno portandole dove erano rimasti isolati gli animali. Ma succede anche che sempre in questa azienda nei giorni scorsi chi doveva essere soccorso diventi soccorritore. Infatti una turbina, mezzo della Città Metropolitana di Messina, mandata per liberare la Strada Provinciale 167 è rimasta bloccata a causa di un guasto e allora in questo caso sono stati gli allevatori a soccorrere il personale, offrendogli ospitalità all’interno dell’azienda, in attesa dei colleghi con i mezzi di soccorso.

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