Galati, Baglio: «Andate a votare e confrontiamoci»

di Turi Milano
28/05/2016

Si potrebbe leggere come una provocazione. E invece no: ha tutto il sapore dell’appello. Il candidato sindaco (unico) di Galati Mamertino Nino Baglio affida a Facebook una riflessione sulla campagna elettorale e interviene sul dibattito tutt’ora in corso: andare a votare contribuendo a raggiungere il quorum necessario per rendere valide le elezioni amministrative che si terranno il 5 giugno oppure starsene a casa, far saltare il quorum e prepararsi all’arrivo del commissario? «Certo è facile ragionare alla Catalano (ovvero meglio una giornata di sole che una giornata di pioggia) è facile quindi dire: meglio una competizione leale e democratica che una non competizione ma la mancanza di una democratica competizione non è certo colpa nostra anzi tutt’altro – dice Baglio – Noi alla fine siamo gli unici ad averci messo la faccia in prima persona davanti a tutta la cittadinanza. E credetemi il nostro avversario da battere è assai più ostico di una lista contrapposta perché noi partiamo con una grossa quota di popolazione che per motivi indipendenti dalla scelta politica non è presente il 5 giugno. Quindi diventa facile cavalcare l’onda invitando la gente al non voto partendo da una situazione di ovvio vantaggio». fatte queste premesse baglio lancia un appello e fa una proposta precisa: «Ma perché invece, in maniera assai più costruttiva non si invita tutti a votare magari senza darci il voto se non sono convinti – dice il candidato sindaco di ViviAmo Galati -. Alla fine se la nostra lista non raggiungerá il 50%:+ 1 dei voti validi noi saremo a casa e verrà finalmente questo amatissimo commissario a sistemare tutto e a dare a chi ha “veramente” a cuore Galati la possibilita di presentarsi o ripresentarsi per sistemare finalmente le cose. Mi sembra una sfida assai più onesta e se alla fine la maggioranza dei votanti non ci dà fiducia io sono il prima a dire che é giusto rimettere tutto in mano ai cittadini».

CALOGERO EMANUELE: SIAMO SICURI CHE IL COMMISSARIO E’ IL MALE PEGGIORE?

Sul tema, sempre su Facebook, interviene Calogero Emanuele, segretario provinciale della Funzione pubblica della Cisl: «Una riflessione “super partes” va fatta – dice -.Sicuramente va dato merito a chi ci ha messo e ci mette la faccia ma, purtroppo, ad una settimana dal voto, da parte dell’unica compagine rimasta in campo, non ci si preoccupa di aprire un confronto vero, serio, reale e concreto . Ci si preoccupa di esortare gli elettori a votare per poter raggiungere il quorum necessario e scongiurare il commissariamento. Chissà! Forse un commissariamento non farebbe male; d’altra parte sarebbe limitato alla indizione delle elezioni per il prossimo novembre o, mal che va, per il prossimo aprile. Per amore di verità bisogna dire che un commissariamento costerebbe solo la trasferta, forse una volta la settimana e sicuramente meno di quanto si spenderebbe per indennità a sindaco, assessori e consiglieri. Mi piacerebbe che in questo ultimo scorcio di “atipica” campagna elettorale si parlasse di più e meglio dei progetti, dei programmi, delle idee e di quello che si vuole fare di Galati Mamertino».
Anche Emanuele ha la sua proposta: «Penso che, qualunque sia il risultato, c’è bisogno dare vita a movimenti civici cittadini che siano da impulso e da stimolo per una rinascita “vera” del paese – dice – forse bisogna pensare meglio; forse bisogna ripensare tutto anche e soprattutto alla luce degli errori, delle superficialità o delle “sicurezze” di questi mesi che di fatto hanno portato ad una NON campagna elettorale, monca e senza quel “singolar tenzone” che sarebbe tutta salute per una Comunità sospettosa, delegittimata, sfiduciata, senza certezze, senza futuro».

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