Galati, Comune contesta licenziamenti della coop che gestisce centro migranti

di Salvo Lapietra
04/01/2018

E’ scontro aperto, a Galati Mamertino, tra l’amministrazione comunale guidata da Nino Baglio e la cooperativa Alba Nuova Onlus che gestisce il centro di accoglienza per migranti minori non accompagnati  nell’ex agriturismo La Margherita in contrada Sciara: una cinquantina gli ospiti. Alla base di tutto i licenziamenti decisi dalla cooperativa che il 2 gennaio ha mandato a casa quasi tutti gli otto addetti.

Licenziamenti che hanno il sapore della beffa, considerato che il ricatto occupazionale era stato fatto pesare alla cittadinanza in un momento di forte polemica: una parte del paese si era opposta alla creazione di un centro d’accoglienza per migranti. Licenziamenti che, secondo la Uiltemp che ne ha dato inizialmente notizia, “non rispettano alcuna norma prescritta dalla legge e dal ccnl vigente e a tal proposito, continua la nota sindacale, abbiamo impugnato il licenziamento e siamo pronti a tutelare, come sempre, i diritti dei nostri assistiti in ogni sede opportuna, fintanto che non si porrà rimedio a questa grave  ingiustizia lesiva dei diritti dei lavoratori”.

A contestare la scelta unilaterale della cooperativa Alba Nuova anche l’amministrazione comunale secondo la quale i licenziamenti compromettono l’assolvimento degli obblighi previsti da almeno quattro articoli della convenzione che il sindaco ha firmato il 4 agosto dell’anno scorso. Per il sindaco, (che ha  inviato una comunicazione a prefettura, assessorato alla Famiglia e politiche sociali e ovviamente per conoscenza a carabinieri e polizia), “considerato che ai sensi dell’articolo 14 della convenzione la vigilanza e il controllo è esercitata in via ordinaria dall’Ente locale e in via straordinaria dall’assessorato regionale alla Famiglia, si contesta il comportamento assunto da codesta cooperativa e si assegnano 12 ore dal ricevimento della presente per rimuovere le indampienze di cui sopra, con riserva di adottare i provvedimenti previsti dall’articolo 10 e 14 della convenzione”. L’articolo 10 in particolare prevede che, di fronte ad acclarate inadempienze e mancato rispetto della convenzione, il comune possa addirittura arrivare alla disdetta della convenzione. E dunque a negare le autorizzazioni al centro.

 

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