Galati Mamertino: chiesto Consiglio comunale aperto

di Salvo Lapietra
13/04/2015

Quattro punti all’ordine del giorno o meglio quattro livelli di discussione per quattro aspetti che riguardano la democrazia, la partecipazione, l’informazione e la condivisione dei progetti. Può essere riassunta così la richiesta di un consiglio comunale aperto inviata da Andrea Fabio al sindaco di Galati Mamertino Bruno Natale, al presidente del consiglio comunale Gaetano Emanuele e per conoscenza a tutti i consiglieri comunali. «Una richiesta inviata l’8 aprile – dice Andrea Fabio – che non ha ancora ricevuto alcuna risposta».

Primo punto della possibile discussione aperta alla partecipazione dei cittadini è l’informazione che «costituisce il primo livello della partecipazione e consente un coinvolgimento più consapevole durante le successive fasi. Attraverso l’informazione, i cittadini possono trovare notizie e documentazioni capaci di illustrare le caratteristiche essenziali dei programmi e progetti in corso e da attuare». Una questione già affrontata da Fabio con la richiesta, avanzata più volte, dell’istituzione dell’Ufficio relazioni con il pubblico.

Secondo punto da discutere, si legge nella lettera inviata agli amministratori, «la presentazione delle proposte: costituisce il secondo livello della partecipazione ed è un’occasione di partecipazione diretta nella quale i cittadini possono proporre, condividere e discutere, insieme ai rappresentanti istituzionali, pareri e suggerimenti riguardanti gli interventi da eseguire».

Al terzo punto la progettazione partecipata che «costituisce il terzo livello della partecipazione, fase in cui si sperimenta il coinvolgimento più forte degli abitanti nei processi decisionali. Per i piani, progetti, programmi e interventi che rivestano una particolare rilevanza e complessità per lo sviluppo del territorio, i cittadini possono prendere parte ad un processo partecipativo, che comprende diverse attività e incontri, con l’obiettivo di progettare insieme le trasformazioni del territorio a partire dai suoi problemi e dalle sue risorse».

Infine il monitoraggio che «costituisce il quarto livello della partecipazione ed è finalizzato a garantire a tutti i cittadini la possibilità di verificare e valutare l’effettiva attuazione di quanto stabilito anche con il contributo della partecipazione».

«Se non contemplato dall’ordinamento comunale – dice Andrea Fabio – occorre definire un “Regolamento per il funzionamento del Consiglio comunale aperto” in modo tale che possa essere svolto nel pieno rispetto delle regole e sia assicurata piena libertà d’espressione, d’intervento e di proposta, nei termini di tempo e nelle modalità stabilite».

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