A Galati Mamertino l’area del capriolo

di Salvo Lapietra
20/01/2014

Galati Mamertino è uno dei 23 comuni con una vasta porzione di territorio ricadente nel Parco Regionale dei Nebrodi, area protetta di circa 86.000 ettari. Da qui è facile raggiungere siti di notevole importanza naturalistica.

caprioloL’Area del Capriolo si trova nel comune di Galati, in contrada Miserella a circa 900 metri di quota (km 2,5), é una vasta area di semicattivitá realizzata in un fitto bosco di castagni e cerri che ospita un nucleo di caprioli (Capreolus capreolus).

Gli esemplari, trasferiti da aree protette aventi ambienti simili (come il Parco Boschi di Carrega) vengono qui osservati per studi faunistici, e i loro comportamenti registrati in una banca dati.
La presenza di questi timidi animali è soprattutto una occasione per stimolare forme di fruizione compatibile.

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Ai margini dell’area è presente un rifugio montano nel quale si svolgono attivitá laboratoriali per scolaresche.
Oltre alla ricerca scientifica quindi gli animali, così timidi ed elusivi, sono l’occasione per invitare i visitatori ad avere comportamenti rispettosi e responsabili nei confronti dell’ambiente.
Sono infatti numerosi i fruitori  (4000 l’anno) in visita lungo i comodi sentieri che attraversano il bosco e circoscrivono l’area. Si tratta prevalentemente di alunni e studenti di ogni ordine e grado che nell’ambito di progetti di educazione ambientale, effettuano attività su campo nel Parco dei Nebrodi.

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Il capriolo è un ungulato di medie dimensioni, dal mantello grigio chiaro in inverno e bruno in estate.
Il maschio é dotato di palchi che ogni anno cadono e vengono riemessi.
Gli accoppiamenti avvengono in estate e la gravidanza (la gestazione é differita) si conclude nella primavera inoltrata, quando le specie erbacee più appetibili formano ricche estensioni a prato.

PRENDI VISIONE DI:

SERVIZI DI FRUIZIONE, ACCOMPAGNAMENTO ED ATTIVITÀ DI EDUCAZIONE AMBIENTALE E ATTIVITÀ ESCURSIONISTICA

ATTIVITÀ LABORATORIALI E DI ANIMAZIONE

DA VISITARE

Procedendo lungo la strada asfaltata si percorre la magnifica pineta e si corre tra belle formazioni boschivetra il Pizzo Risigna, il Pizzo d’Ucina (m 1282) e Serra della Filicia(tratti da percorrere in fuoristrada o a piedi per godere dei bei panorami).

Dal tornante a monte della frazione di San Basilio si può percorrere (a piedi, km 3,1) una bella strada sterrata che passa dal suggestivo ambiente contadino di Mulisa, posto a ridosso di una falesia calcarea (abbeveratoio) e raggiungere la Cascata del Catafurco, salto di circa 10 metri del torrente Milé, in una conca rocciosa.

Da San Basilio si procede per la comoda strada che raggiunge Portella Gazzana e da qui si inoltra (lambendo il roccioso Pizzo di Mueli) nelle magnifiche faggete diMangalaviti, in zona A del Parco dei Nebrodi, immettendosi nella strada dorsale dei Nebrodi, percorso attrezzato di straordinario interesse escursionistico.

testi : Nuccio Lo Castro

tratto da: http://www.amicidellaterra-nebrodi.org

 

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