Galati Mamertino, il premio antimafia Francesca Serio a Margherita Asta

di Salvo Lapietra
07/10/2016

Il prossimo sabato 15 ottobre 2016, a Galati Mamertino, si terrà, nella Sala Consiliare intitolata a “Salvatore Carnevale”,la terza edizione del premio “Francesca Serio”. Un premio antimafia declinato al femminile nato per affermare il diritto delle siciliane, dei siciliani ad un futuro libero dalla mafia e dalla sopraffazione.Il premio organizzato dal Circolo Socialista Nebroideo Indipendente “Italo Carcione” in collaborazione con il Comitato Provinciale di Messina dell’A.N.P.I ( Associazione Nazionale Partigiani d’Italia) e Risorgimento Socialista della Sicilia, vedrà dopo il saluto delle Autorità cittadine rappresentate dal Sindaco, Dott. Antonino Baglio e dalpresidente del Civico Consesso, Calogero Barone, gli interventi di:
 Teodoro La Monica, presidente provinciale dell’A.N.P.I.;
 Fabio Cannizzaro, responsabile del Circolo Socialista Nebroideo Indipendente
”Italo Carcione” e Coordinatore Regionale di Risorgimento Socialista della Sicilia; dello scrittore Luciano Armeli Iapichino; del giornalista Luciano Mirone ;
 di Margherita Asta.
Sarà un’occasione concreta per inverare l’esempio di una siciliana eccezionale, figlia di Galati Mamertino: Francesca Serio, prima donna in Sicilia ed in Italia, che si oppose, a viso aperto, alla mafia che, il 16 maggio 1955, le aveva ucciso il figlio: il militante e sindacalista socialista Salvatore Carnevale.
I Socialisti del Circolo Nebroideo Indipendente “Italo Carcione” ricorderanno, anche questo anno, la compagna Francesca Serio conferendo un premio, a Lei intitolato, che vuole rappresentare un occasione di concreta vicinanza e solidarietà a tutte quelle donne che in Sicilia, e non solo , hanno lottato e lottano contro le mafie per la verità, per la giustizia e contro ogni forma di violenza e sopraffazione.
Il premio verrà assegnato, in questa terza edizione, a Margherita Asta, figlia di Barbara Rizzo e sorella di Giuseppe e Salvatore Asta, tutti e tre barbaramente dilaniati con un’autobomba, azionata da mano mafiosa, nel 1985, nella cosiddetta “strage di Pizzolungo”.
A premiarla come “patrocinatore” dell’iniziativa Luciano Mirone, giornalista e scrittore.
”Il premio – spiegano gli organizzatori – intende aiutare noi tutti a riflettere non su meri dati accademici ma partendo dalla realtà concreta dei fatti , a ragionare su quale, oggi per domani, sia lo stato della lotta alla mafia, a tutte le mafie, sui Nebrodi come altrove”.

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