Galati Mamertino: i retroscena del caos delle liste elettorali

di Salvo Lapietra
11/05/2016

Galati Mamertino. Elezioni amministrative a Galati Mamertino: la campagna elettorale parte male. Man mano che passano le ore emergono i dettagli sul caos scoppiato oggi al Comune di Galati Mamertino al momento della presentazione delle liste. Caos determinato, secondo fonti che fanno capo alla lista guidata dal medico Maria Rita Smiriglia, al comportamento del segretario comunale. Secondo esponenti di questa lista i documenti erano formalmente pronti e persino il numero di firme superava e di molto il numero necessario, ma alcune irregolarità avrebbero spinto i presentatori della lista ad allontanarsi in segno di protesta e ciò avrebbe successivamente inficiato la presentazione della lista stessa. Ma questi fatti potrebbero rivelarsi determinanti, almeno così sostengono alcuni: «Al momento della presentazione delle liste era presente nella sala del consiglio comunale dove si svolgevano i lavori un esponente della lista Viviamo Galati, candidato e indicato come assessore, che è stato qualificato come rappresentante della lista. Cosa che, secondo il regolamento, non è possibile perché la norma vieta espressamente a un candidato di essere anche il presentatore della lista. Cosa che è stata consentita dal segretario”. Questo il racconto che ovviamente non mancherà di arricchirsi di altri particolari man mano che il tempo passa. In ogni caso questi fatti potrebbero essere alla base di ricorsi al Tar che per il momento nessuno esclude.

Anche se la campagna elettorale dovesse andare avanti, per l’unica lista fin qui ammessa sarebbe più dura del previsto. C’è da conquistare il quorum che, secondo alcuni, è di circa 1200 voti: c’è da cercare i cittadini casa per casa per convincerli ad andare a votare ma è un problema che riguarda la segretezza del voto a meno che non vi siano nonostante tutto parecchie schede bianche.

Per quanto riguarda la lista di Mario Franchina, sub judice per il ricorso presentato immediatamente dai suoi rappresentanti, mancava all’appello una firma per arrivare alle 40 previste dalla legge pur essendo i rappresentanti arrivati in Municipio entro le 12.

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