Gli avvocati di Troina contro la riapertura del Tribunale di Nicosia

di Redazione
05/04/2018

Gli avvocati di Troina non condividono la riapertura del Tribunale di Nicosia, se pur in via sperimentale. Gli appartenenti alla classe forense e alla società civile della cittadina nebroidea, lo scorso 28 marzo, durante la seduta del Consiglio Comunale, con apposito ordine del giorno hanno espresso la loro posizione in merito alla riapertura del Tribunale di Nicosia con la “preferibilità della concentrazione delle funzioni giudiziarie presso il Tribunale di Enna”.

Gli avvocati troinesi, circa una trentina, spiegano a Nebrodi News le ragioni di tale scelta “noi ci intestiamo non una battaglia campanilistica ma una battaglia in funzione dell’efficienza della giustizia del circondario. Ciò che ci preme evidenziare in maniera chiara e cristallina è che noi non stiamo facendo una battaglia campanilistica, non stiamo esponendo ragioni che servono ad una corporazione di avvocati, stiamo, invece, segnalando delle ragioni che attengono al “servizio giustizia”.”

“Come cittadini – spiegano, – ma anche come operatori del diritto, valutiamo il “servizio giustizia”, che è il servizio che eroga lo Stato; esso presuppone come caratteristiche funzionali, per essere quanto più efficiente, che vi siamo delle caratteristiche che presiedono a tale servizio, cioè: che il servizio venga diffuso nella maniera quanto più diffusa possibile; che riesca a servire oggettivamente a tutta la comunità a cui si rivolge e che sia efficiente, da un lato, ma anche il più economico possibile, dall’altro lato. Questi ultimi sono due dei requisiti essenziali che presiedono all’erogazioni di qualsiasi servizio della Pubblica Amministrazione. La Pubblica Amministrazione non può ragionare o erogare un servizio in maniera scriteriata, schizofrenica, senza che lo veda, lo misuri, prescindendo da alcuni parametri essenziali, quali: Efficienza, Efficacia ed Economicità. Questi sono dei parametri presenti ad ogni servizio della PA.”

“La concentrazione delle funzioni giudiziarie nel luogo in cui si trova attualmente proseguono, – cioè Enna, è quello che maggiormente garantisce questi parametri. Che poi ogni campanile sventoli una bandiera, può essere legittimo al fine di assecondare interessi locali, quindi campanilistici, ma non per forza devono essere compatibili agli interessi degli altri campanili. Nel caso di specie è contro l’interesse di tutte le altre comunità, essendo vantaggioso solo per Nicosia e forse Cerami, Capizzi e Sperlinga.

Per il resto del circondario, i grossi centri quali Troina, Leonforte, Agira, Regalbuto e i comuni di Assoro, Nissoria e Gagliano Castelferrato, questa iniziativa sarebbe controproducente. Noi riteniamo di dover segnalare questo perché questa scelta sarebbe rovinosa, ma non solo rovinosa per gli operatori del diritto, ma per i cittadini, per il fruitore, per cui il “servizio giustizia” deve essere garantito e a cui si rivolge.”

La convenienza oggettiva per Troina e non solo di mantenere tutte le funzioni giudiziarie presso il Tribunale di Enna viene così spiegata “il polo attuale degli Uffici Giudiziari, concentrati ad Enna, garantisce la maggiore funzionalità per l’erogazione del “servizio giustizia”. Con la riapertura del Tribunale a Nicosia, sostanzialmente, il principio a cui tende il cittadino, per aver un servizio di qualità, efficiente ed in tempi solleciti, sarebbe assolutamente contradetto da questo progetto, da questa ipotesi, e assieme al problema dei costi ciò confligge, collide, con la razionalizzazione dei servizi erogati dalla PA con un rallentamento feroce del servizio.
La posizione di Troina comunità e Troina avvocatura non è una posizione isolata, al contrario è isolata la posizione di Nicosia; infatti prima di noi altre comunità ed avvocature, come ad esempio Leonforte che è stata più previgente e lucida, si sono espresse negativamente a tale progetto.”

Dal punto di vista funzionale gli avvocati sottolineano come “si parla nel progetto della dislocazione di un solo magistrato, e altri ausiliari, a Nicosia, ma non sarà così perché per 35 udienze di civile e 35 di penale, che si ipotizzano di trattare a Nicosia, tenute sia dai GIP che dai GUP, il carico giudiziario non può essere trattato da un unico magistrato; perché si verrebbero a creare delle cause di incompatibilità quindi, per forza di cose, dovranno incaricare più magistrati che verrebbero sottratti ad Enna.

In questo modo anche Enna avrebbe delle ripercussioni, perché con l’allocazione di giudici itineranti a Nicosia, le varie funzioni, così come congegniate, concentrate ad Enna ne risentirebbero e ne verrebbero appesantite in maniera incredibile. I giudici assegnati a Nicosia dovrebbero, così, dismettere le funzioni ordinarie, con il rallentamento oggettivo, lì ad Enna, dell’erogazione del servizio principale, che resterebbe comunque ad Enna è sarebbe un rallentamento incredibile. Inoltre bisogna ricordare che ci sono cause che devono essere per competenza, per forza, essere radicate ad Enna, quali quelle della Commissione Tributaria, cause contro l’Inps, contro l’Agenzia delle Entrate, Riscossione Sicilia.”

I vantaggi tratti dai cittadini e dagli operatori, nel recarsi ad Enna piuttosto che a Nicosia, vengono così riassunti “il cittadino che deve recarsi ad Enna ha, rispetto a Nicosia, il vantaggio di poter compiere più faccende; può recarsi presso l’INPS, l’Agenzia delle Entrate, la Commissione Tributaria, i VV.FF., la Motorizzazione Civile, l’Ufficio del Lavoro, l’Inail, la Provincia, il Genio Civile, Riscossione Sicilia, il Catasto, etc. etc. Inoltre, l’avvocato che va a Nicosia solo per quella causa, deve sostenere un costo solo per quel cliente, facendo gravare il costo di quell’attività sul cliente, mentre per andare ad Enna fa una trasferta per tre, quattro persone e il costo viene ripartito e diminuisce; quindi per il cittadino di Troina, Gagliano, Regalbuto, Leonforte è oggettiva la convenienza.
Agli avvocati capiterà, anche, la stessa mattina di dover andare ad Enna e Nicosia; in uno studio con più avvocati questo è fattibile ma, in uno studio con un solo avvocato come si fa, una sola persona non può fare tutto questo. Mantenendo le funzioni ad Enna ci sarebbe la mancata sovrapposizione, lo stesso giorno, della doppia udienza, Nicosia ed Enna. L’avvocato, inoltre, che va ad Enna può recarsi anche presso gli uffici della PA e presso le sedi di altre strutture giudiziarie, quali Catania, Caltanissetta, Gela e Palermo, visto il miglior collegamento da Enna in tempi “ragionevoli”.”

I legali quindi rivolgono alle Autorità ed Istituzioni, nello specifico: ad Andrea Orlando, ministro della Giustizia; al Presidente della Corte di Appello di Caltanissetta; al Presidente del Tribunale di Enna; a Nello Musumeci, presidente della Regione Sicilia; al Sindaco di Troina; al Presidente del C.O.A. presso il Tribunale di Enna; e agli onorevoli Giarrizzo, Lantieri, Lorefice, Pagana e Trentacoste, l’appello “affinché sappiano correttamente interpretare le esigenze e l’interesse superiore delle popolazioni amministrate, esortando un loro proficuo impegno per la tutela ed il rafforzamento della struttura del Tribunale di Enna, da una parte, ed il miglioramento delle pessime condizioni della viabilità, soprattutto nella zona, interna e non, della provincia, dall’altra, la cui soluzione consentirebbe di alleviare in radice le difficili condizioni di vita di tutti i cittadini della provincia di Enna e non solo degli utenti del “servizio giustizia”, consentendo, così, di pervenire ad un più fecondo utilizzo delle risorse pubbliche.”

Sempre in sede di Consiglio Comunale, è stata avanzata la richiesta di apertura di “Sportelli di Prossimità” presso gli uffici dei Giudici di Pace già esistenti nel circondario, “riteniamo doveroso segnalare alle Autorità l’opportunità di istituire il c.d. “sportello di prossimità”, inteso dal legislatore quale canale di comunicazione in grado di garantire collegamenti per via telematica con le cancellazioni del Tribunale. Esperienza che, in talune realtà italiane, è stata concretamente destinata a supporto delle “fasce deboli”, interessate dalle attività di curatela, i tutela ed amministrazioni di sostegno, offrendo ai cittadini la possibilità di effettuare attività di routine ma ugualmente importanti, come la consegna e il ritiro di atti e istanze, l’interlocuzione con gli addetti alla Cancelleria Tutele del Palazzo di Giustizia ennese il ritiro di moduli, senza doversi recare di persona negli uffici della cancelleria stessa.

Iniziativa, questa, che potrebbe trovare applicazione senza alcun esborso aggiuntivo, dal momento che “lo sportello di prossimità” si potrebbe istituire presso tutte le sedi di Ufficio di Giudice di Pace e, dunque, potrebbe andare incontro alle istanze di tutte quelle popolazioni residenti in paesi, Troina, Agira, Regalbuto, Leonforte, Nicosia, etc. etc., attualmente sedi di Giudice di Pace, avvicinandoli alla “giustizia”.”

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.