Il Troina batte l’Ebolitana: consolidato il primato in classifica

di Redazione
06/11/2017

Al “Silvio Proto” è andata in scena l’undicesima giornata di Campionato, serie D girone I, con la sfida Troina-Ebolitana, vinta dai rossoblù per 2-1. Partita molto sentita da entrambe le squadre, da una parte il Troina che con questa sfida voleva consolidare il primato ottenuto mercoledì scorso, ai danni dell’Ercolanese, dall’altra l’Ebolitana che mira alla salvezza in campionato.

Nel primo tempo, il match ha visto entrambe le compagini tenersi testa e non lasciare all’avversario la possibilità di concretizzare. Sarà, al 34′ Souare a sbloccare il risultato con il gol dell’1-0, per il Troina. Nel secondo tempo, c’è voglia di rivalsa da parte dell’Ebolitana, i giocatori biancoazzurri tornano in campo motivati e spingono con aggressività il gioco. Al 49′ Diop mette la palla in rete ed è 2-0, per i padroni di casa. Al 64′ Scalzone firma il gol del 2-1, per l’Ebolitana.
I rossoblù con questo risultato positivo, che si aggiunge a quello di domenica con l’Igea e di mercoledì contro l’Ercolanese, mettono a segno un tris di vittorie in una sola settimana. La capolista rimane ben salda in vetta alla classifica con 26 punti, seguita da Acireale a 22 punti e Ercolanese a 21. La prossima sfida domenica contro la Palmense.

Talla Souare spiega, il suo impegno e come le scelte di mister Pagana e il gioco di squadra siano l’arma vincente di questo Troina, “io faccio sempre quello che mi dice il mister, certe volte mi fa giocare a destra, a sinistra, certe volte a centrocampo, in attacco. Io cerco sempre di fare quello che ci dice lui in campo, perché se facciamo noi altre cose non siamo forti, perchè siamo un gruppo che dobbiamo ascoltare il mister. Abbiamo sempre giocato a calcio e questa è la nostra forza di fare quello che ci dice il mister. Io ho lavorato da quando sono arrivato al Troina, perché prima non è che giocavo a calcio. Sono arrivato qua quattro anni fa, non ero questo anche se non sono niente però, ora lavoro sempre, faccio quello che dice il mister, quello che mi dicono i miei compagni; ci credo tanto in loro, mi aiutano in campo perché ancora non sono nessuno. Anche se certe volte sbaglio i passaggi, loro mi aiutano in campo la mia velocità è questa, quella che vedete voi dentro il campo. Io l’ho sempre pensato che il Troina andava avanti altrimenti non stavo qua”. “Il gol di oggi – prosegue Souare,- lo dedico a mia mamma, perché da quattro anni che gioco a calcio ancora lei non ha avuto possibilità di venire a vedere le partite. Non ha mai visto una partita, questo gol lo dedico a lei”.

Mister Giuseppe Pagana “oggi sapevamo che era una partita difficile appunto perché venivamo da una settimana pesantissima non solo fisica, ma anche psicologica. È stata una settimana molto intensa abbiamo incontrato dapprima l’Igea, poi l’Ercolanese e adesso sembrava questa la partita più facile però è stata veramente difficile perché completavamo un girone durissimo. I ragazzi a mio modesto parere hanno giocato benissimo, perché abbiamo subito un gol ma non abbiamo mai rischiato di subire un altro gol. Eravamo padroni del campo nelle ripartenze, nell’area c’era un po’ di paura perché quando tu queste partite non riesci a chiuderle ti viene quell’ansia del risultato, che si sente anche nell’aria, fanno paura. Però se guardiamo la partita, le immagini, non è successo niente, è più una cosa emotiva che una cosa tattica. Invece i ragazzi hanno fatto bene, hanno costruito più di diverse palle gol, ne abbiamo concretizzate due. Oggi più che mai era importante vincere la partita, perché andava a sommarsi alle due partite precedenti. Abbiamo allungato in classifica e questo ci consentiva di continuare serenamente”.

Pagana sottolinea come la forza del Troina sia il bel gruppo, “noi dobbiamo essere un gruppo compatto, noi vogliamo consolidare il nostro gruppo, il nostro gioco; perché la nostra forza è il gruppo, il gioco e poi c’è la giocheremo fino alla fine. Ripeto continuiamo a lavorare serenamente, guardiamo di partita in partita, per ora non guardiamo la classifica, ma guardiamo solo gli avversari”. “In partita – continua Pagana,- noti diverse cose, noi abbiamo due esterni con caratteristiche diverse abbiamo da una parte Fricano, dall’altra parte Soure, dove uno è più bravo a mettere la palla, l’alto è più bravo a tagliarla e a saltare l’uomo, quindi anche in base a dove ti da profondità l’avversario, in base dove soffre di più dal lato cieco, come diciamo noi, io alterno i ragazzi. Ma poi alla fine sono loro che entrano in campo, sono loro a decidere giornate importanti. Quando ragazzi come Souare e Melillo riesco a evitare l’uomo, a saltare l’uomo, lì l’allenatore conta poco sono loro. Io ho la fortuna di allenare ragazzi veramente talentuosi si mettono a mia disposizione, a disposizione del gruppo, è questa la nostra forza la nostra fortuna. Cambia poco a destra o sinistra, sono cose dettate dalla partita dettate dal momento, l’importante è giocare come sappiamo fare e oggi secondo me abbiamo fatto una buona prestazione. Non deve cambiare niente. Noi aldilà di quello che si diceva all’inizio, aldilà di quello che dicono tutti, perché sento parlare sempre gli allenatori delle squadre avversarie che tutti sono partiti con l’obiettivo di salvarsi, quindi questo campionato non lo vuole vincere nessuno, noi invece non l’abbiamo mai detto, noi abbiamo sempre detto che abbiamo una società ambiziosa, con una persona che è a capo che è una persona perbene che rispetta gli accorti la sua parola vale molto più di un contratto scritto, abbiamo un pubblico eccezionale, un ambiente sereno, una squadra di ragazzi giovani e meravigliosi, ci sono tutte le componenti per fare bene, fare bene a volte coincide con salvarsi, fare bene a volte coincide con arrivare ai play off, fare bene a volte coincide con realizzare un piccolo sogno che si trasforma in una grande realtà. Dal canto nostro noi dobbiamo continuare a lavorare l’unica cosa che cambia come ho detto prima ai ragazzi per loro questo è un anno di prova, una palestra di vita, non devo diventare giocatori importanti ma devono diventare giocatori vincenti. Per diventare giocatori vincenti bisogna vincere, loro sono bravi a giocare bene a vincere, speriamo che continuano così perché ci regalano tantissime soddisfazioni e tantissime emozioni e così facendo facciamo anche un po’ conoscere questa piccola realtà di Troina.”
“Ci tenevo – ha aggiunto il Mister,- a dedicare la vittoria a mio padre che ha fatto il compleanno e a un amico mio che attraversa un momento di difficoltà. Come gli ho detto, in privato, anche le cose difficili si possono realizzare. Lui lo sa si chiamo Piero e ciao Piero”.

Alla domanda se ci saranno aggiustamenti in corso d’opera Pagana risponde così “c’è poco da aggiustare, sicuramente possiamo completare l’organico. Perché noi ci sono dei momenti, in cui c’è qualche squalifica o qualche infortunio, che siamo diciamo chiusi e pochi nel numero, però a livello di qualità non è facile andare a migliorare questa squadra. Perché a mio parere noi abbiamo i 18 giocatori più forti del campionato, quindi andare a mettere altra gente dentro più forte di questa viene difficile. Come dico io ai ragazzi il Barcellona Messi non lo da, il Real Madrid Cristiano Ronaldo neanche, quindi ci teniamo quelli che abbiamo, che già è una grandissima cosa, e continuiamo a lavorare serenamente cercando di capire ciò di grande che si sta facendo; perché a volte quello che stiamo facendo da qualcuno viene quasi trascurato, ma sembra una cosa facile; oggi dovevamo vincere a tutti i costi, non è così. Noi dobbiamo affrontare tutte le partite come delle finali sembra una frase fatta ma è la verità; perchè noi vogliamo diventare grandi, siamo ancora una squadra normale, per diventare grandi bisogna vincere più partite possibili. Però per fare questo non è facile, perché ripeto noi veniamo da una storia di Promozione e di Eccellenza ed, è il nostro primo anno in serie D incontriamo blasoni importanti, società organizzate, piazze importantissime, Acireale, Nocera, Gela , Vibo Valentia, Messina, quindi noi da questo punto di vista non possiamo competere con loro, l’unica cosa che possiamo fare è lavorare tanto e cercare di limitare anche le differenze che ci sono con loro. Io sono un eterno ottimista, ho sempre pensato bene quello che dicevo prima, chi fa questo lavoro, lavora una settimana per ottenere 3 punti la domenica. Non penso che uno lavora una settimana sperando di prendere un gol in meno, o un gol in più, quindi dal canto nostro noi è da tre anni che lavoriamo duramente con la società, col presidente. Abbiamo costruito un gruppo solido facendo sacrifici, non solo economici ma anche dal punto di vista lavorativo, perché noi abbiamo creduto tanto in questi ragazzi quando tutti dicevano che con tutti questi giovani non era facile fare calcio, era difficilissimo vincere. Noi l’anno scorso abbiamo fatto un campionato al vertice e siamo arrivati in finale di Coppa Italia con questi ragazzi. Nessuno deve dimenticare che di questi ragazzi la serie D forse l’ha fatta Chiavaro e l’ha fatta Silvestri, tutti gli altri hanno fatto l’Eccellenza e la promozione, alcuni ragazzi fino a tre, quattro anni fa non giocavano; noi in rosa facciamo giocare sempre e ruotiamo quattro 2000, quindi quello che stiamo facendo è importante e quindi da questo punto di vista io sono sereno perché i ragazzi rispondono in campo, si va 11 contro 11, e se loro mettono più voglia, il gioco lo sanno fare, c’è la possiamo giocare bene con tutti”.

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