La battaglia di Castel di Lucio e Pettineo: “Salviamo il Ponte Migaido”

di Giuseppe Salerno
24/11/2016

“Salviamo il Ponte Migaido” è il titolo della petizione online pensata dai membri di un gruppo Facebook, denominato “Castiddruzzu “prospettato al mondo, da inserire nell’ambito di una campagna di tutela e conservazione del paesaggio e della storia del territorio.

L’iniziativa, che avrebbe lo scopo di preservare il Ponte Migaido, la meravigliosa opera architettonica risalente al 1750 che si può apprezzare percorrendo la SP 176 tra Pettineo e Castel di Lucio, è stata lanciata a seguito di un dibattito, cominciato più di un anno fa, nel gruppo del celebre social dove sono iscritti più di 3 mila utenti, ma inizia a concretizzarsi solo adesso grazie all’interessamento di Pippo Nobile, avvocato del foro di Palermo, nonché presidente del consiglio comunale del comune di Castel di Lucio. Pensando al coinvolgimento del Comune di Pettineo, Sovrintendenza Beni culturali di Messina e Assessorato Regionale Beni Culturali, l’avvocato Nobile, utilizzando il web, ha prospettato l’iniziativa di una raccolta firme, al fine di sensibilizzare le Istituzioni preposte a mettere in sicurezza e preservare la straordinaria opera da ulteriori crolli.

«Il territorio, a causa del disinteresse degli Enti e della scarsa tutela del patrimonio territoriale, ha già perso un altro gioiello architettonico quale il “Ponte Ruggieri” di Tusa – afferma l’avvocato Nobile raggiunto telefonicamente- non possiamo assistere iunermi davanti ad un’altra “catastrofe”. La valorizzazione del territorio si basa sulla tutela del patrimonio  e deve coinvolgere ed interessare tutti – spiega Nobile . Partendo da una giudiziosa amministrazione dei beni, proprio dalla loro promozione passa lo sviluppo dello territorio e l’incentivazione della cultura e su quella dobbiamo puntare» .

Situato più a monte del Ruggeri, risalendo dal Fiume Tusa, ma ricadente nel territorio di Pettineo, il Ponte Migaido ,rappresenta una costruzione unica nel suo genere, frutto del progetto dell’architetto siciliano Giovanni Battista Vaccarini (1702-1769). Vaccarini è stato uno degli esponenti del Barocco siciliano, attivo nella ricostruzione post sisma del 1693. L’impulso, dato dall’avvocato castelluccese, è stato recepito dal pettinese Salvatore Machì studioso di tradizioni popolari e appassionato di arte, il quale ha già fatto partire la macchina del coinvolgimento popolare. La comunità di Pettineo e quella di Castel di Lucio stanno cercando di muoversi sinergicamente per rivendicare, dunque, la tutela di un sito storico, con un’azione unitaria. L’obbiettivo è quello d’interessare gli Enti preposti auspicando un intervento atto a preservare l’opera. Il Ponte Migaido per diversi secoli ha costituito un’importante arteria di comunicazione, ma, attualmente, veste in uno stato di degrado e abbandono  determinati dall’inerzia e dall’indifferenza. Indifferenza che annebbia la vista e che, per effetto della quale, non si capisce come la salvaguardia e la valorizzazione di un’opera simile comprenda finalità educative di stretto collegamento con il patrimonio, migliorando le condizioni di conoscenza e, conseguentemente, anche di conservazione di beni culturali e ambientali.

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