La convention mondiale di Wikipedia a Esino Lario. Un esempio per i Nebrodi

di Salvo Lapietra
21/06/2016

Pubblichiamo questa storia tratta da Corriere.it perché è un esempio di ciò che è possibile fare e di come farlo. È’ la storia di un minuscolo paese della provincia di Lecco (Esino Lario) che ospiterà la conventino mondiale di Wikipedia, la celebre enciclopedia online. vale la pena leggere fino in fondo  il pezzo per capire i nostri errori.
C’è un piccolo borgo lombardo che si appresta a finire sotto i riflettori di tutto il mondo. No, no è Sulzano, il comune in riva al lago d’Iseo che sta ospitando l’installazione «The floating piers» dell’artista Christo. L’ombelico del pianeta sarà (anche) Esino Lario, paese di 760 abitanti in provincia di Lecco (sotto, nella foto di Silvio Sandonini) su un’altura che domina il lago di Como: qui convergeranno per la loro convention mondiale i contributors di Wikipedia, vale a dire i volontari che si incaricano di aggiornare di continuo la più grande e frequentata enciclopedia online e gratuita di internet.
Ospitalità lariana

Il miracolo di Esino Lario, che per ospitare Wikimania (così si chiama la convention) ha battuto la concorrenza di metropoli come Manila e Città del Messico, ha già fatto il giro del mondo. Dal 21 giugno si entra nel vivo, con l’arrivo in Lombardia dei circa mille contributors, che — ecco un altro punto originale dell’iniziativa — saranno ospitati in larga parte nelle case degli abitanti di Esino anziché in hotel (abbassando in questo modo il budget sostenuto da Wikipedia, spesso alle prese con ristrettezze finanziarie). Se la conoscenza può essere condivisa in tutta la terra grazie a internet, allora un evento mondiale può svolgersi in qualunque punto del globo, grande o piccolo, vicino o lontano: questo l’atto simbolico che l’enciclopedia del web ha lanciato scegliendo Esino come sua caput mundi per il 2016. Curiosità: a Esino si condividerà la conoscenza mentre a pochi chilometri di distanza, sul lago d’Iseo, Christo con la sua opera invita tutti a condividere un’opera d’arte. (Sotto, nella foto Sandonini, abitanti di Esino si preparano a dare il benvenuto ai contributors di Wikipaedia).
I temi

Ma quali saranno i temi sul tavolo dei dibattiti e degli incontri che si svolgeranno da mercoledì fino al 28 giugno? «Innanzitutto si parlerà del metodo con cui si lavora su Wikipedia — spiega Iolanda Pensa (sotto, nella foto Sandonini), organizzatrice dell’evento e lei stessa collaboratrice dell’enciclopedia — occorre sempre aggiornarsi, conoscersi, imparare a lavorare assieme perché può capitare che su un’unica voce lavorino più persone. Il metodo con cui è nato il miracolo di Esino, vale a dire la collaborazione e la partecipazione di tutti gli abitanti del paese, può fare scuola». Molti dei tavoli avranno un sapore squisitamente tecnico, ma è ugualmente possibile individuare dei temi di discussione che poi avranno un «ricasco» diretto sugli utenti. Ad esempio si parlerà molto di medicina su Wikipedia: la salute è uno degli argomenti più ricercati e cliccati, avere voci aggiornate in 280 lingue con informazioni subito a disposizione può rivelarsi di grande utilità anche in situazioni estreme, ad esempio in occasione di catastrofi naturali.
Discorso sul metodo

Un altro tema di discussione sarà Wikipedia come genere letterario, un filone rivolto in particolare a giovani e studenti che certo, fanno spesso ricorso alle pagine web per motivi scolastici ma che possono d’altro canto apprendere un metodo di narrazione. Le singole voci dell’enciclopedia, infatti, seguono un metodo, mettono in chiaro le fonti, fanno del rigore filologico e dell’attendibilità un loro punto di forza. Si tratta dunque di diffondere questo modo di lavorare anche tra gli utenti e gli studenti.
Beni culturali

Visto poi che ci troviamo in Italia, molto si parlerà di beni culturali condivisi sul web. Wikipedia potrà avere finalmente accesso ad alcuni dei più importanti archivi del mondo, ad alcune delle più prestigiose biblioteche; e proprio la «libertà di licenza» la possibilità di attingere senza limiti al patrimonio culturale sarà materia di dibattito. In Italia la legge proibisce di condividere molto di questo materiale, a partire dalle immagini, cosa invece consentita all’estero. E Esino stanno salendo in queste ore contributors dall’Australia, dal Bangladesh, dalla Russia, dall’America, anche da Paesi dove internet non gode della libertà a cui siamo abituati in Europa, per questioni politiche o per questioni di insufficienza delle infrastrutture tecnologiche; e il piccolo paese lombardo, anche in questo, vuole essere un simbolo: se ce l’ha fatta un borgo lillipuziano, il futuro è ancor all’insegna dell’ottimismo.

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