La fiera di Mistretta finisce in tribunale

di Giuseppe Salerno
18/01/2018

La fiera di Mistretta, per la quale giorni prima degli appuntamenti annuali del 10 – 11 giugno e 5 – 6 settembre in città si accendono regolarmente polemiche e critiche, finisce al vaglio dei magistrati della Procura della Repubblica del tribunale di Patti. Le motivazioni, per cui sono stati chiamati in causa i giudici, sono legate allo spostamento della rassegna in un’altra area, a circa un paio di chilometri dal centro cittadino, “per esigenze di sicurezza e di ordine pubblico.” Almeno così è riportato nell’ordinanza n. 54 del 28 agosto 2015 a firma del sindaco Liborio Porracciolo, con la quale il primo cittadino della città di Mistretta ordina il trasferimento di sede, per lo svolgimento, appunto, delle fiere annuali, dalla zona Chalet all’Area Artigianale PIP.

Sin dall’inizio il provvedimento del sindaco suscitò nei venditori rabbia e indignazione. La nuova area, che avrebbe dovuto ospitare per la prima volta la fiera, ai venditori, all’epoca dei fatti, era parsa troppo periferica, inidonea, mal servita, nonostante il Comune avesse provveduto a mettere a disposizione, di chiunque volesse, un bus navetta. La nuova location, a sentire gli ambulanti, avrebbe dimezzato il numero di partecipanti, quindi di potenziali clienti. Troppo fuori città, dunque, per i venditori infuriati che, con i loro mezzi occuparono la zona dello Chalet, dove da sempre si era svolta la manifestazione commerciale.

Sulla questione presero posizione anche i consiglieri di maggioranza appartenenti al gruppo Sosteniamo Mistretta i quali scrissero, e resero pubblica, una lettera indirizzata al Prefetto di Messina con la quale chiesero un autorevole intervento dal momento che, secondo loro, il provvedimento con il quale il sindaco della città di Mistretta ordinava il trasferimento di sede per lo svolgimento delle fiere annuali, avrebbe delegittimato l’attuale organo consiliare giacché modificava il regolamento consiliare, approvato dal commissario ad acta, nel quale espressamente erano indicati le aree da utilizzare per le fiere storiche.

Oggi emerge che l’area artigianale PIP, indicata nell’ordinanza del sindaco, risulterebbe non idonea per le motivazioni contenute nei pareri sfavorevoli espressi dal dirigente dell’area tecnica del comune di Mistretta e dal segretario comunale, quest’ultimo in sostituzione del funzionario preposto. Ciò viene fuori nella seduta di consiglio comunale dello scorso 16 gennaio, nel momento in cui si sarebbe dovuto uniformare il vigente regolamento, “fiere e mercati”, con le modifiche indicate nell’ordinanza con la quale il sindaco dispone lo spostamento della fiera al P.I.P.

I rilievi formulati nei pareri sfavorevoli, sono di varia natura e di rilevante aspetto legato alla sicurezza. Uno dei tanti, che avrebbe determinato, appunto, l’espressione dei pareri sfavorevoli da parte dell’organo tecnico comunale e dal segretario, attiene ad aspetti legati all’agibilità dell’intero sito e a situazioni per cui viene richiamato il preventivo parere dei Vigili del Fuoco  

A distanza di 3 anni affiora un aspetto inquietante: la fiera avrebbe avuto luogo nella zona dell’Area Artigianale, in cui non sono state certificate preventivamente tutti gli aspetti d’idoneità del sito ed il sindaco Porracciolo avrebbe emanato un’ordinanza senza tenere conto di questo aspetto esponendo, secondo i consiglieri di maggioranza,  al potenziale repentaglio la sicurezza di commercianti e cittadini.  

Acclarata l’inidoneità dell’Area Artigianale, per tale finalità, gli stessi consiglieri comunali, nella medesima seduta, hanno presentato un emendamento chiedendo di spostare la fiera in pieno centro: dalla via Libertà, angolo via Cairoli, vicino la chiesa di San Sebastiano, fino allo Chalet.

Per i motivi sopra esposti il presidente del consiglio comunale, Felice Testagrossa, ha espressamente disposto che gli atti venissero trasmessi alla Procura della Repubblica per le valutazioni di competenza. Tale richiesta è stata integrata a seguito dell’intervento del consigliere Vincenzo Tamburello il quale ha espressamente sollecitato il coinvolgimento del Prefetto di Messina per la revoca dell’ordinanza.

Prima della trattazione del punto “fiera”, in sede di seduta del medesimo consiglio, durante l’approfondimento del punto relativo alla riduzione dell’aliquota IRPER, proposta dal gruppo di maggioranza, il capogruppo Piero Consolaro, ha dato lettura di una nota, sottoscritta dai consiglieri del gruppo Sosteniamo Mistretta, da allegare agli atti. Nota che l’assessore Nello Maniaci pretende venga consegnata al responsabile della Polizia Municipale, per essere di seguito trasmessa alla locale Stazione dei Carabinieri.

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