La grotta di San Teodoro in corsa come “bene dell’umanità” Unesco

di Chiara L'Abbate
29/01/2018

La grotta di San Teodoro, situata sulla parte rocciosa del pizzo Castellaro, appartenente al  Comune di Acquedolci ha sempre custodito nel suo ambiente e fra le sue rocce parte della storia siciliana, dal momento che nella stessa  sono stati ritrovati resti antichi sia di animali ormai estinti che di  uomini primitivi. Ma la grotta è stata anche rifugio e sicurezza  sia per i monaci basiliani ai quali deve il proprio nome, sia per gli  abitanti della stessa cittadina che dei paesi limitrofi  durante la seconda Guerra Mondiale. Oggi il sito concorre per il riconoscimento di “bene dell’umanità “ nella lista Unesco.

Si è svolto sabato 27 Gennaio 2018 il convegno incentrato sulla Grotta di San Teodoro organizzato dal Sindaco Alvaro Riolo e dal vicesindaco Oriti  nel teatro delle scuole elementari “Giovanni Verga” di Acquedolci. Durante lo svolgimento di questo è emersa la notizia che il sito archeologico concorre per il riconoscimento nella lista dei beni Unesco come “patrimonio dell’umanità”. Ciò è reso possibile dalla collaborazione fra la vigente amministrazione Riolo con i rettori delle Università Siciliane, i quali  sono intervenuti durante il convegno stesso. Inoltre è stata trasferita e inaugurata la nuova sede dell’Antiquarium situata nella piazza Giovanni Paolo II del paese. Ambienti rinnovati per rendere possibile la  migliore visione del patrimonio della grotta per scuole e turisti.

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