La richiesta dei sindaci dei Nebrodi: “Basta mascariamento, tutelare il vicequestore Manganaro”

di Salvo Lapietra
24/03/2017

Intervenire, per quanto di rispettiva competenza, impedendo che vada a buon fine il maldestro tentativo in atto, di allontanare il vicequestore Daniele Manganaro da un territorio che ha ancora troppo bisogno di lui, in modo da evitare che le nostre comunità, che in questo momento favorevole di fiducia nelle forze dell’ordine e di speranza nella lotta alla criminalità e che hanno fatto dell’opera di Manganaro e della Polizia un esempio nazionale, vengano fatte ripiombare nella rassegnazione e nell’oblio, riportando i nostri territori nelle mani di quella mafia che Manganaro e i suoi uomini hanno combattuto e combattono con forza e coraggio.
E’ il testo della richiesta, firmata da 17 sindaci di altrettanti comuni dei Nebrodi (in pratica tutti i sindaci che cadono sotto la “giurisdizione” del commissariato di sant’Agata di Militello) e inviato al ministro dell’Interno, al capo della Polizia, al prefetto di Messina, al Questore di Messina come reazione a quella che ormai tutti giudicano un’opera di mascariamento contro il vicequestore aggiunto. “I sottoscritti sindaci del territorio Nebroideo di competenza del commissariato di S. Agatata di Militello, stamattina, a margine di un confronto su questioni istituzionali che riguardano i nostri comuni, abbiamo appreso che, ancora una volta, la stampa (e in particolare il settimanale Centonove) continua ad occuparsi di un esposto anonimo che sputerebbe veleno contro il vicequestore Daniele Manganaro – si legge nella lettera -. A questo punto sentiamo l’esigenza di manifestare la nostra stima e gratitudine ad un servitore dello Stato che con la sua azione efficace, cristallina e senza precedenti ha contribuito a mettere in maggiore sicurezza i nostri territori e le nostre comunità.
Rappresentiamo la nostra preoccupazione che, l’anonimo e l’uso distorto dello stesso, possano ottenere il risultato forse sperato e cioè di sollevare questioni di incompatibilità ambientali del Commissario, con l’obiettivo dunque di delegittimare la sua azione di legalità sul territorio. Ormai, purtroppo, siamo abituati agli attacchi gratuiti ed ai tentati di isolamento nei confronti di chi con coraggio e capacità lotta la criminalità ed il malaffare, Manganaro rischia di diventare il prossimo bersaglio di tale subdolo modo di fare. Per questa ragione, nel rinnovare la nostra stima, considerazione e gratitudine al dottor Daniele Manganaro e a tutta la Polizia di Stato”.

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