Lavoratori Asu temono per il futuro: pronti alla mobilitazione

di Salvo Lapietra
11/02/2017

La tensione cresce di giorno in giorno. L’ultima riunione si è tenuta giusto l’altra sera a Capo d’Orlando: presenti un centinaio di Asu dell’area dei Nebrodi. Tutti chiamati a discutere grazie al gruppo che è stato creato su whatsapp.  Sono solo una parte dei circa 1.600 lavoratori classificati come Asu e che sono alle dipendenze dei Comuni del messinese: il numero maggiore della regione che ne conta in totale quasi seimila. Sono tutti preoccupati e temono di non riuscire a portare a casa la proroga che era stata in qualche modo formalizzata alla fine dell’anno scorso.  Il timore è che l’Ars e in particolare la commissione Bilancio possano stravolgere l’emendamento approvato all’unanimità dalla commissione Lavoro. Si tratta dell’emendamento presentato da Mimmo Turano  e che porta anche le firme del presidente della commissione Greco e dei deputati Di Giacinto, Rocca, Ruvolo, Currenti, Figuccia, che disciplina il percorso di stabilizzazione per i lavoratori Asu.

“Oggi è iniziato il percorso parlamentare – ha detto Turano- per il futuro dei lavoratori Asu, che si concluderà fine mese, quando l’ assemblea regionale dovrà  approvare la finanziaria 2017. Sosterrò in commissione bilancio la proposta legislativa perché consapevole che il percorso formativo-lavorativo Asu è propedeutico allo sbocco occupazionale , come recentemente ribadito dal ministero del Lavoro e in passato dalla Corte dei conti”. Ma i lavoratori Asu temono che vi possa essere un colpo di mano del governo regionale e in particolare dell’assessore Alessandro Baccei di cui è nota, dicono i lavoratori, l’avversione per la stabilizzazione degli Asu i quali hanno già programmato per la prossima settimana una manifestazione a Palermo.

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