Le storie di Johann Wier disegnate da Fabrizio Castano

di Salvo Lapietra
06/04/2016

Qualcuno in passato affermava che “dietro ad ogni galatese, c’era sempre un artista”. Ed è così che oggi – forse, per dare forza a quanto andava dicendo l’anonimo – nel panorama delle professioni galatesi si è affacciata una nuova figura: “il disegnatore fumettista” . E’ Fabrizio Castano – disegnatore-fumettistaFabrizio Castano, un “barbuto” venticinquenne, nato a Galati Mamertino il 18 aprile 1991 che, dopo essersi diplomato presso il Liceo Artistico di Capo d’Orlando nel 2010, frequenta la Scuola del Fumetto di Palermo conseguendo la specializzazione nel 2013. Dopo le prime collaborazioni come colorista per progetti francesi e americani, per Fabrizio nel 2015 arriva la prima grande occasione. Infatti, in qualità di disegnatore comincia a collaborare con l’editrice “Shockdom Srl” nella realizzazione del primo episodio della testata “Johann Wier” (da un’idea di Lucio Staiano, testi di Enrico Martini, disegni e colori di Fabrizio Castano). Il 16 gennaio 2016 il periodico ha visto la luce ed oggi è già in distribuzione dalla “Press-di Srl” di Segrate.
La storia è ambientata nella prima metà del Seicento, in piena era dell’Inquisizione, quando uccidere e torturare in nome di un dio era una prassi comune all’essere umano sin dall’inizio delle nostre civiltà. Un filo conduttore feroce che non riusciamo a debellare.  Nessuna civiltà ne è stata immune e non esiste popolazione che non l’abbia sperimentata in tempi remoti o vicini. Così, Lucio Staiano racconta del suo “incontro” con Johann Wier: “Quando venti anni fa incontrai Wier tra le pagine di un saggio sul diavolo, mi innamorai della sua figura e ne volli fare un fumetto. Dopo tutto questo periodo ho trovato in Enrico Martini un ottimo scrittore, esperto di storia medievale e in Fabrizio Castano un bravissimo disegnatore che lo hanno fatto rivivere in questo XXI secolo, in cui ancora si uccide in nome di un dio”.
I personaggi che ruotano attorno alla storia oltre a Johann Wier realmente esistito, (era nato nel 1515 a Greve, sulle rive del fiume Maas nel Brabante); Bruzio (o Belial, uno dei quattro grandi dell’inferno a capo di ottanta legioni di demoni); Fortebraccio (Adalpietro da Bracciano, capitano di ventura spesato da Wier).

Di Nino Vicario

tratto da Santagatando

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