Legambiente Nebrodi: “Abbiamo mare pulito ma dobbiamo proteggerlo”

di Redazione
18/09/2018

Un “Osservatorio sullo stato degli impianti di depurazione e sulla qualità delle acque di balneazione”. E’ la proposta che Legambiente Nebrodi fa ai Comuni della fascia costiera dei Nebrodi ossia Acquedolci, Brolo, Capo d’Orlando, Capri Leone, Gioiosa Marea, Patti, Piraino, Sant’Agata Militello e Torrenova per contribuire alla salvaguardia del mare e per avviare un’azione unitaria capace di rendere un’immagine positiva di tutto il comprensorio turistico dei Nebrodi.

“Il nostro mare è pulito e tutti ci dobbiamo impegnare a preservarlo sia per garantire la salute dei cittadini sia perché costituisce una grande risorsa economica per il settore turistico – scrive il presidente Enzo Bontempo in una lettera inviata ai sindaci – Le roventi polemiche delle settimane scorse tra alcuni Sindaci dei Comuni costieri dei Nebrodi sulle condizioni delle acque di balneazione, al di là delle singole responsabilità, sono la testimonianza concreta che vi è una criticità negli impianti di depurazione esistenti (per implicita ammissione degli amministratori locali) che si manifesta nel periodo di maggiore afflusso turistico. – scrive Bontempo – La consapevolezza dell’importanza del problema depurazione, purtroppo, stenta a tradursi in azioni concrete, sia per le oggettive difficoltà di natura economica e burocratica che si frappongono all’adeguamento degli impianti, sia perché – è necessario riconoscerlo – non viene assunto come priorità dell’azione amministrativa”.

L’Osservatorio, sul modello dell’impianto consortile ECO3 dei comuni di Piraino, Sant’Angelo di Brolo e Brolo, quando sarà a regime potrà pubblicare ogni mattina in un apposito sito internet le informazioni relative al funzionamento dei singoli depuratori ed i valori in uscita delle acque trattate prima che esse raggiungano il mare.

“Questa iniziativa di “trasparenza” – conclude Enzo Bontempo – avrebbe una ricaduta positiva sull’immagine dei centri costieri del nostro comprensorio, potrebbe servire da stimolo a tutti i Comuni e da collegamento per avviare azioni comuni finalizzate a mantenere pulite le acque marine che, com’è noto, non tengono conto dei confini amministrativi”.

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