Legambiente: “Nell’area dei Nebrodi depuratori inadeguati”

di Salvo Lapietra
20/07/2015

Risolvere i problemi strutturali e gestionali degli impianti di depurazione dell’area dei Nebrodi, così come nel resto della Sicilia, che continuano a causare – così come dimostrano le indagini svolte negli ultimi mesi – casi di inquinamento delle acque marine con gravi conseguenze non solo sull’ecosistema ma sulla stessa sull’economia dei comuni costieri.
Argomenti che saranno affrontati questa sera a Sant’Agata di Militello, in occasione dell’arrivo della Goletta Verde, la storica campagna di Legambiente a tutela dei mari e delle coste italiane, che sta facendo tappa in Sicilia. L’incontro sul tema “Mare e depuratori” è in programma alle ore 19.30 al Castello Gallego. Saranno presenti: il sindaco Carmelo Sottile; il presidente del Parco dei Nebrodi e di Ferderparchi Sicilia, Giuseppe Antoci; la direttrice nazionale di Legambiente Rossella Muroni; il sostituto procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Patti Rosanna Casabona; il Comandante della Capitaneria di Porto di Sant’ Agata di Militello, Alfredo Ciociola; il Questore di Messina, Giuseppe Cucchiara; il direttore di Legambiente Sicilia Gianfranco Zanna; Salvatore Granata, Circolo Legambiente Nebrodi. All’iniziativa parteciperanno associazioni e comitali locali impegnati sui temi della tutela dell’ambiente e della biodiversità.
Nel corso dell’incontro saranno consegnati dei riconoscimenti da parte del circolo di Legambiente alla Questura di Messina, alla Procura della Repubblica di Patti e alla Capitanteria di Sant’Agata Militello per l’impegno portato avanti nell’ultimo anno nelle attività di tutela dell’ambiente, del mare e delle coste.
“Le indagini sul malfunzionamento dei depuratori in provincia di Messina svolte dalla Polizia di Stato che hanno portato recentemente al sequestro dei sei impianti di depurazione nella sola area dei Nebrodi confermano la criticità in cui versa il sistema depurativo siciliano – dichiara Gianfranco Zanna, direttore di Legambiente Sicilia – .La stessa ARPA Sicilia, nel suo ultimo rapporto del 2013, ha affermato che le criticità rilevate sono riconducibili soprattutto a insufficienze di tipo gestionale. Carenze che producono, inevitabilmente, un drastico abbassamento della qualità delle acque di balneazione con gravi conseguenze sull’economia dei paesi costieri che puntano sul turismo vera grande risorsa di quest’area. Per questo chiediamo alla Regione, ma anche e soprattutto ai comuni di assumere come priorità il corretto funzionamento del sistema di depurazione, sia a livello strutturale che gestionale, a partire dalla funzionalità delle fognature”

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.