Macellazioni illegali, Calanna (Gal): “Nebrodi territorio di eccellenze, la stampa ha esagerato”

di Turi Milano
18/12/2016

Il post su Facebook è spuntato a sera tardi, sabato. Dopo una giornata intensa a Mirto per la seconda edizione della Festa dell’olio Francesco Calanna, presidente del Gal NebrodiPlus, ha trovato il tempo di fare una breve riflessione sulla sua giornata, intanto, e sui fatti accaduti in questi giorni, in particolare gli arresti e le indagini sul giro di carni macellate clandestinamente. Arresti e indagini che hanno coinvolto allevatori, macellai e soprattutto veterinari. “Va espressa solidarietà e condivisione per l’azione investigativa portata avanti dalle forze di polizia e dalla magistratura a tutela della legalità e della sicurezza alimentare – scrive Calanna –  ma, al tempo stesso, va condannata la spettacolarizzazione dell’evento è la diffusione di notizie allarmanti, realizzata dai mezzi di comunicazione e della stampa, che finiscono in volgari generalizzazioni senza rendere giustizia di un percorso etico-legale e di qualità che i produttori le aziende zootecniche dei nebrodi hanno nel tempo compiuto”.

Per il presidente del Gal NebrodiPlus, “non fa giustizia neanche la poco attenzione legata ad una agricoltura tradizionale e di montagna che la normativa comunitaria, senza deroghe, continua a penalizzare e scoraggiare. Infine ritengo che l’indagine in corso debba seguire il suo iter, ma sento di affermare che la stampa, anche in questo caso, debba essere più prudente nell’informazione ed evitare che un avviso di garanzia si trasformi in una condanna preventiva. Questa è una barbarie giuridica che va fermata e condannata”.

Calanna racconta un pezzo di eccellenza di questo territorio, quella della produzione i olivicola che in questi anni ha senza dubbio fatto passi avanti:  “Con il bastone e il saio del pellegrino – scrive – a Mirto, in occasione della 2′ festa dell’olio d’oliva dei Nebrodi, a parlare di biodiversità, innovazione, ricerca e qualità, elementi fondamentali che rendono competitiva l’azienda agricola-olivicola. Messina e i Nebrodi, con i suoi 170 frantoi oleicoli e oltre 50 aziende autorizzate all’utilizzo dell’etichetta, vogliono percorrere per intero la strada della qualità e il biodistretto dei Nebrodi è lo strumento per valorizzare questa e le altre produzioni agricole e zootecniche che il territorio esprime. Ma non potevo esimermi dall’esprimere tutta l’amarezza per i fatti di cronaca che in questi giorni hanno interessato il territorio e il comparto zootecnico e sono stati oggetto d’attenzione della stampa regionale e nazionale”.

 

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