Mafia, Antimafia al Parco Nebrodi: “Da queste parti giro d’affari milionario”

di Salvo Lapietra
24/05/2016

SANT’AGATA DI MILITELLO – La commissione parlamentare Antimafia in missione ieri pomeriggio a Sant’Agata di Militello (Messina), dove si trova la sede del Parco dei Nebrodi, il cui presidente Giuseppe Antoci e’ scampato a un agguato della mafia dei pascoli. Il presidente Rosy Bindi ed i componenti dlel’organismo hanno incontrato il procuratore Guido Lo Forte, il questore con il dirigente del Commissariato di Sant’Agata Militello, il vice prefetto, i comandati provinciali di Carabinieri, Guardia di Finanza e Forestale; alla fine stato ascoltato anche Antoci. «Siamo venuti qui per esprimere solidarietà e capire», ha detto la presidente della Commissione al termine dell’audizione nella sede del parco dei Nebrodi, «per esprimere anche ammirazione a lui a tutte le forze dell’ordine in particolare a chi per coraggio e abilità, è stato capace di fare fallire un terribile attentato». E ancora: «Abbiamo acquisito degli elementi gia’ adesso molto importanti che si arricchiranno sicuramente con il prosieguo delle indagini. Dagli elementi di conoscenza che abbiamo acquisito si apre un nuovo capitolo di lavoro per la nostra Commissione. Questo e’ un settore troppo importante per essere dimenticato e riguarda in particolare la Sicilia. Non solo intorno ai fondi europei ma intorno ai terreni di questa regione come di altre regioni gira un patrimonio enorme di denaro di cui le mafie si appropriano, sottraendolo allo sviluppo ed alla crescita di questa terra. Crediamo – conclude Bindi – che ci sia la possibilita’ di intervenire in maniera preventiva e faremo le nostre proposte come sempre facendoci aiutare da chi è in prima linea».

Dall’analisi della Procura di Messina emerge che il giro d’affari che ruota attorno alla gestione mafiosa dei terreni pubblici è di gran lunga superiore a quello relativo al traffico di droga. Lo riferisce il senatore del Pd Giuseppe Lumia, a margine dei lavori della Commissione antimafia. «Quello che emerge – aggiunge – è una Cosa nostra di altissimo livello, altro che mafia pastorale. Questa è una mafia potente e ricca, che si avvale di un’ampia rete di colletti bianchi sia nel campo delle professioni che delle istituzioni». «Dopo aver tolto i terreni ai boss – conclude Lumia – bisogna fare un salto di qualita’, aggredire i loro patrimoni con le leggi che già ci sono, ovvero le misure di prevenzione patrimoniale». Mentre sul piano normativo bisogna colmare la mancanza di misure antimafia relative al reato di truffa e truffa aggravata in agricoltura. A tal proposito, secondo Lumia, si potrebbe intervenire con il testo di legge sul Codice antimafia in discussione al Senato. Inoltre, e’ necessario rafforzare i controlli preventivi sulle risorse pubbliche, nazionali ed europee, «istituendo una task force sulla scorta dello stesso modello che la Regione Siciliana sta mettendo in piedi a partire dai Nebrodi».

L’intervento del presidente della commissione Antimafia Rosy Bindi

Mafia sui Nebrodi: parla il senatore Beppe Lumia

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