Migranti, l’ex sindaco Bruno Natale: “Galati Mamertino ha già dato”

di Davide Di Giorgi
01/05/2018

A Galati Mamertino la vicenda migranti continua a tenere banco. Tutto parte dalle dichiarazioni di Calogero Emanuele, sindacalista della CISL, che la scorsa settimana aveva lanciato l’allarme sull’arrivo di altri 50 richiedenti asilo, ospitati in alcune strutture ricettive del paese nebroideo. Emanuele ha convocato un’assemblea cittadina e una raccolta firme in cui chiedeva lumi alle istituzioni.

Chiede spiegazioni alle istituzioni, in particolare all’amministrazione comunale anche l’ex sindaco di Galati Bruno Natale. Con una nota l’ex primo cittadino spiega che “aldilà delle speculazioni e delle strumentalizzazioni l’amministrazione comunale di Galati Mamertino abbia il dovere di informare nel modo più celere possibile la popolazione sullo stato dell’arte, su quali e quanti siano i progetti presentati, di che tipo siano e in quale numero i migranti che dovrebbero arrivare, quale la loro eventuale ubicazione e distribuzione sul territorio comunale, la posizione della prefettura e dell’assessorato competente a Palermo e l’iter autorizzativo e i pareri nei vari enti interessati (Asp , vigili de fuoco e comune). In mancanza di questi elementi le valutazioni che si possono fare sono sommarie anche se sono fermamente convinto che in tema di migranti Galati Mamertino abbia già dato e che da parte di tutte le autorità interessate occorrerà una valutazione molto attenta prima di qualsiasi decisione”.

Dal canto suo il vicesindaco Vincenzo Amadore getta acqua sul fuoco: “L’Amministrazione Comunale è stata, è, e sarà sempre attenta alle esigenze e ai bisogni di tutti i cittadini galatesi, perché vive quotidianamente e doppiamente le ansie della popolazione di cui è parte integrante e se ne farà portavoce nelle sedi opportune. Ecco perchè (come ho avuto modo di dichiarare pubblicamente) la posizione dell’Amministrazione sarà una posizione forte e di “rottura” verso quello che oso definire un vero e proprio “business dei migranti”.

Intanto dopo che la CISL di Messina, con una nota a firma del segretario generale Tonino Genovese, prendeva le distanze dalle dichiarazioni di Emanuele, l’ex sindacalista ha voluto precisare come la sua “posizione sia netta e chiara”. “Non accetto farmi attribuire posizioni diverse da quelle che è il mio pensiero sugli immigrati – afferma Emanuele -. Sono e sarò sempre impegnato nel sociale, prima da sindacalista, oggi da libero cittadino e chi usa il mio essere “sindacalista” sappia che dal settembre 2017 sono rientrato a lavoro rinunciando ad ogni prerogativa sindacale ma che sono onorato di aver fatto parte della Cisl. Sono e sarò per l’integrazione e l’accoglienza dei migranti e non ho mai assunto posizioni razziste e discriminatorie nei confronti di immigrati, fasce deboli, bisognosi, ma è giusto e corretto che i migranti vengano accolti in strutture idonee, in possesso dei requisiti di legge ed affidati a Centri con fini nobili, sociali ed umani. E’ giusto, perciò, che le istituzioni facciano valutazioni serie e profonde e verificare, appunto, tutti i requisiti necessari per poter dare ospitalità dignitosa e agevole sia per gli ospiti che per le collettività interessate”.

Intanto domani, 2 maggio, è previsto un vertice alla Prefettura di Messina dove parteciperà l’amministrazione galatese per discutere della questione.

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