La realizzazione dell’albero di Natale “disegnato” sulla facciata del maestoso campanile del Santuario dedicato a Maria Santissima dei Miracoli e gli addobbi lungo il corso principale della città non sono solo segnali che introducono più nel mood delle festività ma speranze che portano a sognare ed esprimere il desiderio più bello: quello di vedere rinascere la gloriosa città dei Nebrodi occidentali.

Vedere lo storico Cineteatro Odeon colmo di spettatori entusiasti, riunitisi per apprezzare le evoluzioni artistiche di un centinaio di danzatrici e danzatori, fa rientrare nella normale programmazione annuale la vita della cittadina martoriata e sconvolta dalle note vicissitudini dei mesi scorsi.

Il Saggio di Danza a cura dell’Associazione Baylamos, diretto con passione e cura dei dettagli dalle istruttrici Lucia Lorello e Francesca Oreste, rappresenta il culmine delle attività di ballo del gruppo molto affiatato che comprende varie fasce d’età , dalle piccole di quattro anni come Margherita o Gaia, fino alle maggiorenni. Le complesse coreografie eseguite con il massimo della concentrazione hanno coinvolto gli spettatori che hanno omaggiato le ragazze con applausi scroscianti.

Il saggio fa parte del programma “Natale Amastratino” organizzato da varie Associazioni mistrettesi, con la Pro Loco capofila, che allieterà il periodo delle festività natalizie in accordo e con il contributo economico e di disponibilità di strutture e servizi concesso dalla Commissione Prefettizia presieduta dal Dott. Oddo.
All’inizio del saggio il Presidente della Pro Loco, Giuseppe Lo Stimolo, e i rappresentanti del Gruppo Folk Amastra, Angelo Scolaro, e della Società di Mutuo Soccorso Militari in Congedo, Nino La Via, hanno presentato il programma “ Natale Amastratino”, frutto di un rinnovato spirito di collaborazione tra le associazioni cittadine che ha creato la possibilità di confronto con la Commissione per la programmazione delle manifestazioni da realizzare per valorizzare le eccellenze, le capacità e la volontà di rinascere di Mistretta.

FOTO copertina: Irene Faillaci