Mistretta: due esperti del sindaco si dimettono, ma persiste la violazione di legge

di Giuseppe Salerno
16/10/2018

Due dei cinque esperti del sindaco della Città di Mistretta, Sebastiano Ribaudo e Giuseppe Cambria, hanno rassegnato le proprie dimissioni dall’incarico, appunto, di esperti; in materia tecnica il primo e contabile il secondo, senza, purtuttavia, riuscire a sanare la difformità amministrativa legata alla violazione dell’ ex articolo  14 della Legge Regionale del 26/08/1992 n. 7, il quale dispone che il numero degli esperti, che possono essere nominati dai sindaci, nei Comuni fino a 30 mila abitanti, non possono essere superiore a due. Con le dimissioni presentate in questi giorni da Ribaudo e Cambria, gli esperti a disposizione del Sindaco del Comune di Mistretta rimangono in numero superiore a due. Quindi in violazione di norma.

Violazione che avevamo trattato in un pezzo, oltre un anno fa, quando ci accorgemmo, leggendo una nota a firma del segretario comunale di Mistretta, che qualcosa non andava. Il Funzionario affermando “…se pur sottolineando che le determinazioni sindacali adottate dall’Amministrazione in carica non prevedono la corresponsione di alcun compenso economico, gli incarichi conferiti dal sindaco sono superiori ai due previsti” generò in noi quel sospetto dal quale abbiamo avuto modo di riscontrare e documentare la palese violazione amministrativa.

Dopo qualche tempo l’Assessorato delle Autonomie Locali e della Funzione Pubblica scrive al sindaco del Comune di Mistretta contestando la violazione dell’ex articolo 14, ribadendo quanto avevamo affermato noi nel nostro articolo, ossia che il numero degli esperti che possono essere nominati nei Comuni fino a 30 mila abitanti, non può essere superiore a due. Nota che il medesimo Assessorato trasmette, per conoscenza, anche alla competente Procura della Corte dei Conti, per i provvedimenti di  rispettiva competenza poiché, era stato accertato che il sindaco del Comune di Mistretta, Liborio Porracciolo, aveva violato la norma amministrativa, nominando 5 esperti, nonostante gli abitanti del  Comune amastratino non superassero le 4700 unità.

Nella comunicazione, a firma del Dirigente del Servizio del Dipartimento Regionale, viene contestata, altresì, la violazione del comma 4 dello stesso articolo il quale obbliga il sindaco a trasmettere, annualmente, al Consiglio Comunale una dettagliata relazione sull’attività degli esperti nominati. Relazione che, ancora oggi, a distanza di circa 6 mesi dalla contestazione, non risulta essere stata trasmessa per gli adempimenti di rito. Come ancora non è stato reso noto nemmeno il resoconto dell’attività svolta dagli esperti, nell’interessi dell’Ente.

In tutto ciò non emerge nulla di straordinario o di sorprendente. Chi segue le dinamiche amministrative del Comune di Mistretta sa benissimo che a molte disposizioni di legge non viene data la giusta importanza e, come già abbiamo avuto modo di affermare, la libertà di interpretazione, in questo Comune, sembra essere diventata un mero arbitrio che rischia di mettere in discussione quelli che sono i principi cardine del rispetto di norme e di regole.

Giuseppe Cambria, l’esperto del sindaco che ha rassegnato le proprie dimissioni lo scorso 15 ottobre, nel medesimo giorno, con determina a firma del sindaco Porracciolo, è stato nominato Componente Effettivo dell’Ufficio Provvedimenti disciplinari del Comune di Mistretta, insieme a Giuseppe Torre, Angelo Musco, Michele Di Marco e al componente supplente Mario Biffarella.

Sebastiano Ribaudo, l’esperto tecnico, in polemica con l’attuale Amministrazione, motiva le dimissioni affermando di non essere stato interpellato, negli ultimi anni, sulle questioni inerenti alla materia di propria competenza.

 

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