Mistretta: il fantasma dei fondi rustici in una seduta segreta

di Giuseppe Salerno
26/01/2017

Mistretta – Cresce l’attesa e l’interesse a Mistretta per la seduta di consiglio comunale prevista questa sera. A seguito della recente inchiesta della procura della Repubblica del Tribunale di Patti, tendente ad accertare eventuali responsabilità inerente la gestione dei fondi rustici comunali, il clima politico incandescente rischia di prendere fuoco da un momento all’altro.

Lo scorso 18 gennaio il civico consesso, riunitosi in seduta urgente per trattare i 10 punti, inseriti all’ordine del giorno, tra cui  il regolamento per l’assegnazione dei fondi rustici e la ricognizione e valorizzazione del patrimonio comunale, viene rinviato. Durante le comunicazioni preliminari il sindaco Liborio Porracciolo, supportato dalla presenza di due soli consiglieri che lo sostengono, chiede al presidente del consiglio di poter fare delle comunicazioni molto importanti e delicate a porte chiuse.

La richiesta suscita perplessità nel gruppo all’opposizione, in aula gli animi cominciano a surriscaldarsi. Dopo una serie di interventi, pro e contro la secretazione pretesa del primo cittadino, a raffreddare il dibattito la lettura del vigente regolamento di consiglio comunale ed il parere espresso del  segretario comunale il quale da atto che una seduta di consiglio, per passare da pubblica a segreta, necessita di una formale richiesta sottoscritta da  almeno  tre consiglieri comunali. A questo punto il sindaco, contestando il regolamento, comunica che fin quando non gli sarebbe stato consentito di formulare le comunicazione in seduta segreta, sia lui che la sua giunta, non avrebbero più partecipato a nessun’altra seduta di consiglio, abbandonando l’aula assieme al resto dei componenti dell’organo di governo ed agli unici due consiglieri presenti del gruppo che lo sostiene. La seduta viene sospesa per un’ora, chiusa per mancanza di numero legale e riavviata, in “seduta di prosecuzione, il giorno successivo. Tra lo stupore dei presenti viene registrata l’assenza di tutti i consiglieri che sostengono l’amministrazione guidata da Porracciolo, dello stesso sindaco e dei membri della giunta comunale. La seduta del civico consesso viene comunque avvviata e vede trattare un solo punto tra quelli previsti all’ordine del giorno: ”ricognizione e valorizzazione del patrimonio comunale”, proveniente da rinvio ed illustrato nella seduta precedente dall’assessore al ramo.

Il regolamento relativo ai fondi rustici non può essere né trattato, né approvato poiché, per l’approvazione di quest’atto, è prevista, per regolamento, la presenza di una maggioranza di consiglio di minimo 8 consiglieri. Approvazione che, a quanto pare, risulta essere irrilevante ai fini delle predisposizione dei bandi in quanto, come si evince dalla copia di deliberazione del consiglio comunale del 9 giugno scorso pubblicata sul sito del comune, lo stesso sindaco, condividendo l’intervento del Consigliere Nucera nella parte ove affermava che i bandi possano essere fatti indipendentemente dall’approvazione del Regolamento, invitava e diffidava gli Uffici per la predisposizione dei bandi stessi.

Intanto, con una formale richiesta, il sindaco Porracciolo richiede al presidente del consiglio Felice Testagrossa la convocazione di una seduta segreta con estrema urgenza, facendo espressa richiesta che a tale seduta, in deroga a quanto previsto dal regolamento, venisse autorizzata la partecipazione delle forze dell’ordine. Convocata con gli estremi dell’urgenza richiesti dal primo cittadino, la seduta si dovrebbe tenere alle ore 18:30 della giornata di oggi. Un comunicazione, a firma degli otto consiglieri di Sosteniamo Mistretta, che costituiscono maggioranza in consiglio comunale, indirizzata al presidente del consiglio, al sindaco ad altri Organi ed Autorità, anticipa e motiva la loro assenza. Gli stessi consiglieri nella loro comunicazione rappresentano come “…l’individuazione dell’oggetto da trattare non può essere lasciata a tempi e modalità secondo le altrui volontà discrezionali, ma deve seguire le previsioni delle norme e del vigente regolamento comunale, affinché, ogni consigliere, possa partecipare ai lavori consiliari con cognizione e consapevolezza”.

I consiglieri invitano il sindaco Porracciolo:  “ a voler rendere comprensibile compiutamente, secondo le forme previste dal regolamento del consiglio comunale la materia oggetto di trattaziona…” ed ancora “…qualora lo stesso ravvisi che le comunicazioni preannunciate ed dalle quali possono emergere responsabilità a vario titolo, non afferiscono esclusivamente a valutazioni della sfera politica, come tali di competenza dell’organo consiliare, ma siano invece pertinenti anche alla sfera di competenza di altri Organi/Autorità a volersi determinare di conseguenza rivolgendosi agli stessi”.

Continueremo a seguire l’esplosiva vicenda rimanendo in attesa di ulteriori sviluppi.

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