Mistretta: Fondazione Maugeri al vaglio della riorganizzazione ospedaliera

di Giuseppe Salerno
21/04/2017

Quando si parla di SLA non si può non pensare all’Unità di Neuroriabilitazione Intensiva, della Fondazione Maugeri ubicata all’interno del Presidio Ospedaliero “SS. Salvatore”,  della Città di Mistretta che, oramai da anni, si occupa della cura e la riabilitazione dei pazienti affetti da malattie neurodegenerative come distrofie muscolari e, appunto, la sclerosi laterale amiotrofica.

Un centro di vera eccellenza, punto di riferimento altamente specializzato per la gestione del programma terapeutico e riabilitativo di un gruppo di malattie fortemente invalidanti, che necessitano di competenze multidisciplinari specifiche e coordinate.

La Fondazione è presente nella città nebroidea dal 2006 con un modulo organizzativo di 22 posti letto a codice 56 (recupero riabilitazione funzionale) e codice 75 (neuro-riabilitazione). I pazienti, dell’ASP 5 di Messina, che vengono gestiti dalla Fondazione Maugeri, in cui operano diverse figure professionali, appartengono, quasi esclusivamente, a quella fascia di pazienti di neuroriabilitazione intensiva identificabili nel modulo 75.

Il neurologo Paolo Volanti, direttore della Fondazione Maugeri di Mistretta, nonché referente del Centro di Riferimento Regionale per il management riabilitativo e lo studio della SLA, assieme al suo team è riuscito, del centro di riabilitazione, a farne un punto importante di riferimento, per i pazienti che provengono da tutto il sud Italia, consentendo loro di condividere gradualmente anche i risultati, dando un forte impulso alla ricerca, alla crescita della struttura e, alla persona affetta, una speranza per il futuro.

Oggi la Fondazione Salvatore Maugeri di Mistretta si colloca tra i centri in grado di sviluppare competenze capaci di offrire risposte assistenziali al paziente, con riferimento a patologie e percorsi clinici a elevata complessità assistenziale, in ordine ai quali la struttura ha costituito e consolidato standard di eccellenza.

Mentre investitori inglesi, nel recente passato, hanno già preso contatto con i vertici della Fondazione e l’Assessorato Regionale alla Salute pensando di investire i  loro capitali in questa fantastica e produttiva realtà, in “casa nostra”, nell’ambito della riorganizzazione della rete ospedaliera siciliana, qualcuno ha pensato di “declassare” la struttura riabilitativa riducendo i posti da 40 a 36 ed assegnando il solo modulo organizzativo a codice 56 (recupero riabilitazione funzionale) quello, per essere chiari, che prendere in carico persone affette da disabilità, intesa come qualsiasi limitazione o perdita, conseguente ad una menomazione, della capacità di compiere un’attività nel modo e nell’ampiezza considerati normali per un essere umano.

In buona sostanza si sta cercando di trasformare una unità operativa di neuroriabilitazione intensiva, con alla base un modello di assistenza multidisciplinare per pazienti affetti da SLA, in un ambulatorio di fisioterapia.

A tal proposito, qualche giorno fa, il primo cittadino di Mistretta, Liborio Porracciolo, ha scritto all’assessore regionale alla salute Baldo Gucciardi e per conoscenza al Ministro della Salute chiedendo di voler confermare i 40 posti letto da sempre previsti, ma, in ogni caso, di voler assegnare alla struttura riabilitativa il codice 75 (neuro-riabilitazione). Ovviamente, per quanto c’è dato sapere, nessuna risposta ufficiale.

Quello che sembra subire la città di Mistretta è l’ennesimo attacco, perpetrato da una classe politica scriteriata, che cerca di azzerare risultati eccellenti. La vicenda, che vede il declassamento della Fondazione Salvatore Maugeri di Mistretta, dicono, sia stata segnalata ed inserita tra le istanze, relative alla rete ospedaliera, accolte dall’Assessorato, su cui apportare qualche modifica. Intanto, in giro, si parla di un nuovo saccheggio compiuto a danno di un territorio maltrattato con continue promesse, non mantenute, incoerenze e contraddizioni.

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