Mistretta: gli operatori ecologici, ancora una volta, incrociano le braccia

di Giuseppe Salerno
07/06/2017

Un’altra giornata di sciopero, indetta per il 9 giugno, che interessa di tutti i lavoratori della ditta Ecolandia di Catania, impiegati nell’ambito territoriale del comune di Mistretta per il servizio di raccolta porta a porta e gestione del Centro di Raccolta Comunale, i quali non percepiscono stipendi dallo scorso mese di gennaio.

A renderlo noto è la Uiltrasporti, il sindacato dei lavoratori dei trasporti e dei servizi, la quale, con un comunicato a firma di Nunzio Musca, informa che la ditta Ecolandia S.R.L. di Catania non ha ritenuto opportuno convocare le parti al fine di dirimere la grave situazione in cui si trovano i dipendenti. Abbiamo raggiunto telefonicamente la società alla quale è affidato, in regime di ordinanza mensile, la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani.

“Contrariamente a quanto si dice in giro – apprendiamo da un amministratore della società gestore – noi facciamo impresa e la facciamo anticipando ingenti somme di denaro nonostante i ritardi da parte dei comuni. Facciamo impresa continuando a far lavorare i nostri mezzi, fornendo, per gli stessi, il carburante necessario, versando interamente la somma relativa ai contributi di ogni singolo lavoratore e anticipando anche qualche mensilità. Vero è che i lavoratori impegnati nel cantiere di Mistretta sono alle dipendenze di Ecolandia, a cui spetta versare mensilmente lo stipendio, ma è anche vero che gli incarichi, con ordinanze, ci vengono conferiti di mese in mese e non vengono pagati dal comune in tempi accettabili.

Il comune di Mistretta deve ancora versare ad Ecolandia le mensilità di ottobre, novembre 2016 oltre che febbraio, marzo aprile e maggio 2017. La sorte dei lavoratori e delle loro famiglie a noi sta a cuore, come sta a cuore un servizio efficiente ed un riscontro positivo da parte dei cittadini. Domani pomeriggio abbiamo già programmato un incontro con gli amministratori del comune di Mistretta con i quali dobbiamo necessariamente studiare o trovare, definitivamente, una soluzione per l’annosa problematica che tormenta i lavoratori e mina la serenità delle rispettive famiglie”.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.